Le restrizioni nel bilancio per la sicurezza non costituiscono un problema soltanto per le forze di polizia a livello nazionale, ma anche per la polizia locale. Il Sulpm di Bologna, infatti, ha pubblicato un comunicato nel quale sottolinea le critiche condizioni di lavoro del personale: “Le radio portatili”, si legge, “hanno le pile talmente usurate che ormai la maggior parte giungono a metà turno e diventano inservibili; le celle, pronte da lungo tempo, sono miste…
Le restrizioni nel bilancio per la sicurezza non costituiscono un problema
soltanto per le forze di polizia a livello nazionale, ma anche per la polizia
locale. Il Sulpm di Bologna, infatti, ha pubblicato un comunicato nel quale
sottolinea le critiche condizioni di lavoro del personale: “Le radio
portatili”, si legge, “hanno le pile talmente usurate che ormai la maggior
parte giungono a metà turno e diventano inservibili; le celle, pronte da lungo
tempo, sono misteriosamente inutilizzate, costringendo i colleghi a tenere i
fermati in stanze normali, senza la minima sicurezza per chi vigila e per i
fermati, che così hanno tutta la possibilità di fare e farsi male; nessuna
adozione di mezzi di autodifesa, l’auto modificata per il trasporto dei fermati
non è ancora arrivata. Tutto questo mentre, solo nel fine settimana appena
passato, oltre a tutti i normali e quotidiani servizi di istituto, la polizia
municipale ha operato 5 fermi tra ubriachi al volante, nomadi autrici di furti
e clandestine, trovando e sequestrando droga, oggetti da scasso, fumogeni da
stadio, un veicolo in fuga dopo incidente stradale e un agente è stato ferito
nel tentativo di impedire la vendita di merce contraffatta in piazzola. Chi
indossa la divisa e lavora sotto le due torri non aveva bisogno dei dati del
ministero degli Interni per sapere che questa città sta vivendo uno dei
peggiori momenti dal punto di vista della sicurezza: abbiamo avuto conferma di
ciò che già sapevamo, che per esempio la nostra città è diventata terza per
numero di rapine in banca. Tutto questo dovrebbe spingere le persone di buona
volontà, in tutti i campi, a mettere da parte ideologie politiche e divisioni
partitiche e investire in capacità ed energie per rimediare ai guasti che
stiamo vivendo».