Non capita spesso che un quotidiano nazionale esprima commenti favorevoli in merito a un qualsiasi strumento di autodifesa. È stata quindi una piacevole sorpresa leggere sul Corriere della sera del 2 novembre un taglio basso di Luca Goldoni, dedicato alle sempre più frequenti aggressioni di cui sono vittima le donne nelle città italiane. Nell’articolo si legge, infatti, che “gli sprai irritanti sono considerati armi proprie. Vengono tollerati solo in casa. In borset…
Non capita spesso che un quotidiano nazionale esprima commenti favorevoli in
merito a un qualsiasi strumento di autodifesa. È stata quindi una piacevole
sorpresa leggere sul Corriere della sera del 2 novembre un taglio basso di Luca
Goldoni, dedicato alle sempre più frequenti aggressioni di cui sono vittima le
donne nelle città italiane. Nell’articolo si legge, infatti, che “gli sprai
irritanti sono considerati armi proprie. Vengono tollerati solo in casa. In
borsetta ti concedono soltanto una specie di portachiavi che fa uno schizzetto,
nocivo sì e no per una zanzara. Sapete perché è consentito? Perché inidoneo ad
arrecare offesa alla persona. Non è una farsa?…Secondo questa logica
dovrebbero proibire fuori casa anche le unghie con cui si può cavare un occhio,
i piedi con cui si sferrano calci, la testa ad ariete stile Zidane. Il punto è
se con queste “armi” aggredisci o ti difendi. Idem per lo spray: non è la
bomboletta che si dovrebbe vietare e colpire, ma l’uso che se ne fa. È il
divario tra formalismo e senso comune”. Parole sante…