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] Beretta 92: un mito iniziato nel lontano 1974, un’arma evoluta nella sua progressione tecnica con i modelli S, Sb e Fs, che ha all’attivo oltre tre milioni e 500 mila esemplari venduti in tutto il mondo e la conquista del difficile mercato statunitense, il cui esercito l’ha adottata in sostituzione della leggendaria Colt 1911. Solo negli Stati Uniti, sono state oltre 500 mila le pistole vendute. Il presente, però, vuol dire evoluzione, sinergie e novità tecnologiche. Pronta sui blocchi di partenza arriva la nuova pistola di Casa Beretta, la 90two. Evoluzione, crescita, modularità delle parti, rinnovamento e look aggiornato, queste le premesse di una pistola che farà parlare italiano nel mondo delle armi. Ricalcando le caratteristiche principali della 92 Fs, la 90two si propone con l’affidabilità e la sicurezza che hanno contraddistinto la sorella più blasonata. Carrello otturatore a canna scoperta, chiusura geometrica a blocco oscillante, sicura con funzione d’abbattimento del cane e fusto in Ergal. La presentazione ufficiale, svoltasi presso il balipedio “sala azzurra” della Beretta holding, ci ha dato l’occasione di provare e “studiare” la nuova nata. Lo staff Beretta, al completo, ha introdotto la 90two con una breve, attenta ed esaustiva analisi delle motivazioni che hanno portato alla ricerca di un’evoluzione della 92 Fs. «Evoluzione e crescita di un prodotto che è un mito, ma che ha oltre trent’anni di vita», ha dichiarato Carlo Ferlito, direttore generale Beretta. «La 92 Fs non andrà assolutamente in pensione e continuerà a essere prodotta. La 90two è principalmente destinata al mercato militare e del law enforcement, con soluzioni tecniche che si differenziano e completano la 92 Fs. Un ampliamento della gamma per offrire il massimo sotto ogni punto di vista». La linea della Beretta 90two sembra uscita dalla galleria del vento, con un coefficiente aerodinamico di penetrazione pari alle macchine di Formula 1. Piani inclinati e fresati su tutta l’arma, continuità di linee tra il carrello otturatore e il fusto, nel quale s’inserisce un’impugnatura modulare e anatomica sostituibile. Troviamo strepitoso il carrello, da solo e nell’insieme con le altre componenti dell’arma. Un gioco di linee ben riuscito, che si presenta privo di spigoli, con i fianchi smussati che rendono più agevole l’inserimento e l’estrazione dalla fondina. Mirino e tacca di mira di nuovo disegno, con riferimenti a tre punti ad alta definizione. Il particolare disegno della tacca di mira consente di aumentare la lunghezza della linea di mira di otto preziosi millimetri rispetto ai modelli classici della serie 92, garantendo maggior precisione nell’allineamento durante il tiro. Il trattamento Superluminova sui tre punti (due sulla tacca di mira e uno sul mirino) conferisce un’elevata visibilità anche in condizioni di scarsa luminosità. Tacca di mira e mirino, inseriti a coda di rondine, sono intercambiabili per un’ eventuale sostituzione con altri tipi di diversa altezza (sono disponibili 5 versioni di tacca per ottimizzare l’allineamento). In corrispondenza del mirino, nella parte inferiore del carrello otturatore, è presente una cianfrinatura che garantisce la stabilità anche con le sollecitazioni del calibro .40 Smith & Wesson. La cianfrinatura è stata abbandonata, invece, per il perno dell’estrattore e del dente di scatto, opportunamente modificati. Come nella 92 Fs l’estrattore, con cartuccia camerata, evidenzia una verniciatura di colore rosso e una leggera sporgenza. Aumentate e ricollocate nell’ inclinazione, le nuove scanalature d’armamento garantiscono una miglior presa e controllo dell’arma nella fasi d’armamento, incrementando il grado di sicurezza. Un problema tattico della 92 Fs è dato dalla possibilità d’inserire accidentalmente la sicura manuale durante lo scarrellamento in velocità. Questo difetto è stato eliminato: la sicura manuale ambidestra è stata completamente ridisegnata (soluzione comune alla Px4) e anche l’inclinazione è stata cambiata. Una particolare sporgenza del carrello otturatore “nasconde” alle dita che compiono l’armamento, la sporgenza della sicura. Questo accorgimento, unito al nuovo disegno della sicura manuale, garantisce la scomparsa degli inserimenti accidentali. Agevole nell’attivazione, la sicura si dimostra efficace come nel modello 92/98 Fs, causando la rotazione di 90 gradi del piolo del percussore, l’abbattimento del cane e il disassamento della catena di scatto, che interrompe il collegamento tra grilletto e dente di scatto (il grilletto va a vuoto). Vediamo nel dettaglio anche le altre sicure automatiche della 90two (le stesse della 92/98 Fs): la prima è quella contro lo sparo prematuro, che agisce nel momento in cui il carrello otturatore non è in completa chiusura, impedendo l’attivazione della catena di scatto. Inoltre, in caso di incompleta chiusura, anche se il cane dovesse abbattersi, non troverebbe l’allineamento corretto con il piolo del percussore, percuotendo invece la parte inferiore del carrello; poi c’è la sicura automatica sul percussore, realizzata mediante un chiavistello inserito nell’otturatore che attraversa verticalmente il percussore, bloccandolo. Solo la pressione sul grilletto svincola il percussore dal chiavistello; poi c’è la sicura di trasporto, costituita da un dente supplementare sul cane che entra in funzione in caso di sgancio involontario dei piani di scatto, impedendo al cane di andare in battuta sul percussore; conclude la serie il dispositivo di ritenuta del carrello, che impedisce a quest’ultimo di uscire dalla parte posteriore (verso il viso del tiratore) in caso di rotture gravi. La sicura è costituita da una sporgenza del perno del cane che scorre nella fresatura realizzata nella parte inferiore del carrello-otturatore (lato sinistro), impedendone un’ eventuale eccessiva corsa di retrocessione. Le caratteristiche della canna rimangono invariate rispetto alla 92/98 Fs, con anima della canna cromata, passo di rigatura di 250 millimetri (calibro 9×21) e 6 rigature destrorse. Cambiano, invece, i profili del blocco di chiusura e del perno del blocco. L’ esperienza maturata negli anni ha portato alla ridefinizione del blocchetto oscillante, rivisto nelle linee per garantire una migliore distribuzione dei carichi. Lo stesso è compatibile con il modello 92/98 Fs, a patto che si sostituisca anche il relativo perno. Il portamolla e la molla di recupero, non sono più due pezzi separati, ma un unico pezzo composto da portamolla in polimero e molla precaricata prigioniera. La molla di recupero è la stessa della 92/98 Fs e può essere sostituita smontandola dal portamolla in polimero. Il castello è la parte che ha subito le modifiche più sostanziali. Anteriormente, sotto la canna, è presente una slitta integrale che consente il montaggio d’accessori di puntamento o illuminatori. Un pratico cappuccio di protezione (applicabile quando non è montato un accessorio) preserva la slitta da urti accidentali e ne copre gli spigoli vivi per agevolare l’inserimento e l’ estrazione della pistola dalla fondina. Il ponticello è cambiato, non più squadrato tipo combat, ma arrotondato come nelle versioni precedenti alla 92/98 Fs. Il chiavistello di smontaggio e il perno sono stati ridisegnati: lo smontaggio rimane invariato rispetto al modello 92/98 Fs, ma qualcosa è cambiato nel rimontaggio, perché il ritorno del chiavistello di smontaggio in posizione di bloccaggio, avviene automaticamente quando il carrello otturatore oltrepassa la parte posteriore del fusto. La leva arresto otturatore (slide stop) è stata anch’essa ridisegnata, riprendendo l’estetica e le linee del fusto e del carrello otturatore. Anche il pulsante di sgancio del caricatore è stato modificato, rimanendo in ogni caso reversibile. Il cane vanta un significativo alleggerimento che garantisce una più elevata velocità di percussione. Ma il pezzo forte del fusto sta nell’impugnatura modulare anatomica. Proprio così, le vecchie guancette in plastica sono adesso sostituite da un’intera impugnatura in polimero. Di serie con la pistola, è fornita la versione Standard, che garantisce gli stessi spessori dell’ impugnatura della 92/98 Fs, come optional è disponibile la versione Slim, più stretta e adattabile ai tiratori con mani più piccole. Tutte e due le impugnature sono arrotondate nella parte posteriore alta, favorendo una presa salda e un corretto posizionamento della mano. Ben rifiniti esteticamente il front e backstrap (parte anteriore e posteriore dell’impugnatura), dotati anche di una superficie squamata che garantisce un grip ottimale. La sostituzione dell’impugnatura è semplice: nella parte inferiore sinistra è presente una piccola fresatura che fa intravedere il perno del tappo del fusto. Con l’ ausilio di un cacciaspine di 2 millimetri, bisogna premere il perno e contemporaneamente esercitare una pressione sul tappo del fusto, per vincere la resistenza della molla del cane. Spinto leggermente all’interno il perno, si potrà sfilare l’impugnatura standard per sostituirla con la slim. A sostituzione ultimata si dovrà procedere in maniera inversa, premendo contemporaneamente il tappo del fusto per vincere la resistenza della molla del cane e premendo con il cacciaspine il perno fino a verificare visivamente il posizionamento corretto. Nel punto di contatto tra la rampa della canna e il fusto, è stata creata una doppia svasatura per facilitare l’introduzione della cartuccia. Nella 92/98 Fs è presente solo un accenno di svasatura, quasi impercettibile. Inoltre all’interno del fusto, nel punto di scorrimento con il carrello, sono state create due piccole fresature per canalizzare eventuali fecce conseguenti all’intenso utilizzo, evitando rallentamenti nel ciclo di funzionamento. In corrispondenza del punto di contatto tra il fusto e il carrello otturatore, nella fase di massima retrocessione di quest’ultimo, spicca un componente blu metallizzato: si tratta di un ammortizzatore (buffer) in Ergal anodizzato, che attutisce l’impatto del carrello con il fusto. La spiegazione tecnica a riguardo è data da Eugenio Righi, platform manager Beretta: «Questo è sicuramente uno dei punti più sollecitati dell’arma e l’ introduzione del buffer costituisce un aiuto nella trasmissione dell’urto al fusto, modificando così le accelerazioni d’energia rilasciata. Questo comporta un miglioramento nella distribuzione degli sforzi, con una riduzione del 10-15% delle deformazioni». Un altro punto che è stato modificato, anzi diremmo tagliato, è la parte di castello al di sopra della catena di scatto, per limitare le sollecitazioni a carico di quest’ultima. Anche la catena di scatto vera e propria è stata ridisegnata: la leva attuatrice della sicura al percussore e il dente di scatto sono stati irrobustiti e realizzati in materiale più resistente. Tutte le parti in metallo sono protette dal Bruniton, un materiale che permette una resistenza alla corrosione superiore alle classiche bruniture garantendo anche un minore attrito tra il fusto e l’ otturatore. La 90two utilizza caricatori intercambiabili con la 92/98 Fs, ma dotati di due colpi in più. Per il mercato italiano la capacità è stata ridotta a 15 colpi. [
] L’articolo completo, con molte più foto, lo trovate su Armi e Tiro di maggio 2006. [
] Produttore: Beretta spa, via Beretta 18, 25063 Gardone Val Trompia (Bs), tel. 03.08.34.11, fax 03.08.34.13.99, www.beretta.it Modello: 90two Calibro: 9×21 Capacità caricatore: 17 (15 per l’Italia) Passo rigatura: 250 mm Rigature: 6 destrorse Funzionamento: Semiautomatico, a corto rinculo di canna Chiusura: geometrica, a blocco oscillante Organi di mira: mirino e tacca di mira amovibili Fusto: in lega leggera Carrello-otturatore: in acciaio fosfatato e rivestito Bruniton Canna: in acciaio, sabbiata e brunita, cromata internamente Azione: Singola/Doppia Cane: esterno Sicure: manuale con abbattimento del cane, automatica sul percussore, extra corsa del carrello-otturatore, monta del cane Lunghezza totale: 216 mm Lunghezza canna: 125 mm Spessore totale: 38 mm Spessore impugnatura con guancette standard: 33,5 mm Spessore impugnatura con guancette slim: 32 mm Altezza totale: 140 mm Linea di mira: 163 mm Peso arma scarica: 920 grammi Prezzo: 1.100 euro