] Si chiama “Phashr” e, per quanto improbabile o avveniristica, è una realtà. Svelata in una recente “press release” dell’Us Air force, è un prototipo volto sperimentare le potenzialità della tecnologia laser in ambito less than lethal (non letale): Phashr è, infatti, l’acronimo di “Personal halting and stimulation response”. Sviluppato dal laboratorio di ricerca del “Direct energy directorate” dell’Usaf, è in grado di disorientare/abbagliare eventuali opponenti senza arrecare danni permanenti. Il sistema, il primo a impiegare questa tecnologia in un “package” portatile, potrebbe presto essere dispiegato a protezione delle truppe, sia in situazioni statiche (difesa perimetrale di installazioni) sia in situazioni di controllo delle sommosse. Prima però, dovrà superare i test di due uffici militari preposti al controllo degli effetti sul corpo umano.
Phashr: arriva la tecnologia laser
Si chiama “Phashr” e, per quanto improbabile o avveniristica, è una realtà. Svelata in una recente “press release” dell’Us Air force, è un prototipo volto sperimentare le potenzialità della tecnologia laser in ambito less than lethal (non letale): Phashr è, infatti, l’acronimo di “Personal halting and stimulation response”. Sviluppato dal laboratorio di ricerca del “Direct energy directorate” dell’Usaf, è in grado di disorientare/abbagliare eventuali opponent…
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