Il senatore leghista ha annunciato accertamenti in merito al libro scolastico apparso sui social contenente frasi lesive nei confronti dei cacciatori
Ha fatto molto discutere sui social un post, poi condiviso su molte comunity di caccia, contenente una fotografia scattata a un testo scolastico, presumibilmente per la scuola primaria, contenente frasi lesive della dignità del mondo venatorio. Un apparentemente innocuo esercizio di argomentazione celerebbe, in realtà, un’esplicita propaganda anticaccia, basata, peraltro, su affermazioni false e a dir poco tendenziose. Il libro di testo, infatti, accusa la caccia di essere la principale causa di estinzione delle specie e arriva persino ad affermare che “si spara a tutto” compresi “cani, gatti, serpenti e tutto ciò che si muove“.
«Stiamo facendo accertamenti per capirne la fondatezza» ha dichiarato il senatore leghista Francesco Bruzzone «e se il testo che da giorni sta girando sui social sia stato utilizzato nelle scuole e in quali. Se il riscontro sará oggettivo, seguirá un’azione politica forte, con la quale chiederemo delucidazioni in merito direttamente al Ministero della pubblica istruzione».
Si tratterebbe di un danno gravissimo all’attività venatoria, un condizionamento delle future generazioni basato su fatti inesistenti, che vanificherebbe molti dei tentativi di rimuovere i pregiudizi più comuni che affliggono la caccia e i cacciatori. Sarebbe importante iniziare la nostra azione di comunicazione proprio dalle scuole, raccontando la realtà della caccia, cercando di trasmettere ai più giovani i valori su cui si fonda e spiegando il fondamentale ruolo di gestione rappresentato dal cacciatore, ben lontano dalle assurdità propinate ai bambini dalla propaganda animalista.