Un confronto in canna manometrica tra i bossoli match standard Lapua e i Palma con sede innesco Small: il vantaggio c’è, a patto però…
Ormai da alcuni anni, Lapua offre sul mercato della ricarica di precisione una linea di bossoli calibro .308 Winchester caratterizzati da una sede dell’innesco small. Il bossolo è stato studiato in collaborazione con le squadre statunitensi che partecipano al trofeo Palma, che prevedono tiri a 800, 900 e 1.000 metri con il calibro .308 Winchester. Da qui il nome “Palma”.
Incuriositi e anche un po’ affascinati dai possibili risultati sulle lunghe distanze per il “long range”, ci siamo procurati alcuni bossoli Lapua di tipo standard e bossoli Lapua Palma match di nuovo tipo. Sia i bossoli vecchio tipo sia i nuovi sono venduti nella nuova confezione in plastica che, una volta svuotata, può essere utilizzata per contenere le cartucce ricaricate: a questo scopo, incastrato nel coperchio c’è un alveare da inserire a mezza altezza nella scatola.
Considerato che i bossoli costano il 40 per cento in più rispetto a un bossolo di tipo standard, abbiamo voluto verificare se, effettivamente, il ricarico sia dovuto anche a una maggior selezione qualitativa. Per prima cosa abbiamo quindi pesato cinque bossoli a campione al fine di verificare la costanza nel peso.
In effetti, i bossoli da competizione hanno una deviazione standard di 1,51 decimi di grano, contro i 2,09 della versione normale.
La differenza quindi c’è, anche se non così elevata, ma bisogna considerare che i bossoli Lapua standard vantano già un eccellente livello qualitativo.
Esaminando con attenzione le due tasche dell’innesco abbiamo avuto un’altra sorpresa: i bossoli Palma impiegano un foro di vampa di 1,5 mm, pertanto non possono essere decapsulati usando il normale die in quanto la punta del decapsulatore è poco meno di 2 mm, bisogna montare un pin di dimensioni minori.
Per la scelta degli inneschi, abbiamo optato per apparecchi Federal Match sia nella versione small sia large rifle, i Fiocchi standard small e large e, infine, i Cci magnum small rifle. Abbiamo optato per cinque polveri facilmente reperibili e comunemente usate nella ricarica del .308 Winchester: la Vihtavuori N140, molto diffusa nel nostri poligoni; la N150, sempre dello stesso produttore, che sta prendendo anch’essa piede nella ricarica del .308 Winchester grazie all’elevato intasamento del bossolo con palle match; la Hodgdon Bl-c(2), una polvere sferoidale a doppia base molto apprezzata per la granitura fine e che possiamo considerare l’erede della Winchester 748. Tra le Imr abbiamo optato per la 4320, una polvere che come progressività si pone tra la Norma 202 e la Vihtavuori N140, infine abbiamo optato per un classico, la Norma 202.
Siamo partiti da 43 grani di Vihtavuori N140, con una saturazione dell’98,6 per cento della boiling room; con la N150 abbiamo optato per una dose da 44,2 grani, con una saturazione del 103 per cento; per la Hodgdon Bl-c(2) abbiamo scelto 44 grani, con una saturazione dell’88,8 per cento; per la Imr 4320 siamo arrivati al 95,5 per cento con 42,6 grani e infine con la Norma 202, la più vivace, siamo scesi a 40,5 grani per un 90,7 per cento di saturazione. Come proiettile abbiamo scelto una palla Nosler Match di 168 grani con blindatura J4 che, ricordiamo, ha tolleranze nello spessore estremamente ridotte se paragonate a quelle di una normale blindatura, anche da competizione.
Abbiamo utilizzato una canna manometrica Epvat (Electronic pressure, velocity and action time) a specifiche Nato, con due trasduttori Kistler 6215 posti uno alla bocca del bossolo (P1) e uno a 381 mm dal vivo di culatta (P2). La velocità è misurata facendo la media tra due barriere con l’entrata a 9 metri dalla volata e l’uscita a 39 metri dalla volata, di fatto la velocità è come se fosse misurata a 24 metri dalla
volata. La canna manometrica misura 561 mm. Tutte le cartucce sono state collaudate dopo un riscaldamento della canna manometrica con tre munizioni “test”, a una temperatura di 21 gradi con una umidità relativa del 45 per cento.
Nell’analisi dei risultati iniziamo con la Vihtavuori N140, con la quale abbiamo riscontrato un tempo d’azione (il tempo che intercorre tra la percussione e il momento in cui il proiettile raggiunge il secondo trasduttore) abbastanza uniforme con tutti gli inneschi e un ritardo di accensione leggermente più marcato con gli inneschi Fiocchi small rifle.
Le pressioni al primo port sono risultate marcatamente più alte con gli inneschi Federal, in particolar modo la versione large, per poi uniformarsi con la media al secondo trasduttore. Sotto l’aspetto velocitario i migliori risultati gli abbiamo ottenuti con gli inneschi magnum, 1,78 m/sec di Sd seguito a breve distanza, 2,44 m/sec, dalle munizioni innescate con i Federal large rifle match.
Passando alla seconda polvere di casa Vihtavuori, la N150, troviamo un action time abbastanza elevato per gli inneschi small, con un ritardo di accensione abbastanza marcato con gli inneschi Federal.
Le pressioni sono risultate poco costanti su entrambi i trasduttori, anche se, come per le altre munizioni provate, al secondo port sono state nettamente più uniformi.
Dal punto di vista della balistica esterna, al primo posto ancora una volta gli inneschi Cci magnum con 1,63 m/sec di deviazione standard, seguiti molto da vicino dai Fiocchi large rifle con 1,95 m/sec. Il gradino più basso del podio è occupato dai Federal Gm210m.
La terza polvere testata con i bossoli Lapua è stata la Hodgdon Bl-c(2): qui i test hanno dato risultati non all’altezza delle aspettative, in particolar modo con gli inneschi small, con la sola eccezione dei Cci Magnum con i quali, tutto sommato, non abbiamo avuto eccessivi problemi a parte un ritardo di accensione abbastanza alto. Anche la deviazione standard della velocità è stata tutto sommato discreta (2,22 m/sec). I veri problemi sono nati con i Federal Gm205m e con i Fiocchi small rifle: con i primi abbiamo avuto un ritardo di accensione e una perforazione dell’innesco, mentre con i secondi abbiamo avuto ben tre ritardi di accensione molto marcati. Queste anomalie hanno fatto volare i tempi di canna e hanno inficiato i valori inerenti le pressioni, con delta e deviazioni molto pronunciati. Al contrario, con gli inneschi large dei bossoli convenzionali non abbiamo avuto alcun problema di balistica interna e in termini di precisione abbiamo riscontrato, con i Federal match, una Sd di 1,54, che con i Fiocchi è salita a 2,81.
Il quarto propellente collaudato è stato la Imr 4320. Anche in questo caso abbiamo riscontrato ritardi di accensione leggermente alti con gli inneschi small normali, spariti con i Cci Magnum, che si sono allineati con quelli di dimensioni maggiori.
Nel campo delle pressioni, abbiamo riscontrato deviazioni standard abbastanza basse su entrambi i trasduttori, con eccezione del lotto caricato con inneschi Fiocchi Large rifle, con i quali sulla prima porta abbiamo riscontrato una Sd di 105, che poi però si è stabilizzata molto bene scendendo a 2,9.
Dal punto di vista della balistica esterna, deviazioni standard abbastanza elevate, con l’eccezione del caricamento con inneschi Federal small rifle match.
Anche con la Norma 202 abbiamo avuto action time abbastanza elevati, a eccezione del lotto innescato con i Federal Gm210m, ai quali va anche il gradino più alto del podio per la balistica esterna grazie a una Sd di 2,55. Al contrario gli inneschi Cci magnum, che nei test precedenti si sono dimostrati abbastanza affidabili, qui hanno occupato la posizione di coda, con una deviazione standard di 7,7 m/sec.
Analizzando i risultati ci si accorge che l’impiego di una sede innesco small nel bossolo .308 Winchester può dare buoni risultati, a patto però di selezionare attentamente sia la polvere, sia l’innesco. In caso contrario, a volte può diventare addirittura destabilizzante. I migliori risultati li abbiamo avuti con le polveri Vihtavuori abbinate a un innesco magnum, l’ideale è avere il bossolo completamente intasato.
Minore è l’intasamento, maggiori sono i problemi e i risultati diventano altalenanti. Anche guardando solo i dati di balistica esterna, ovvero le deviazioni standard della velocità, si nota che la costanza varia a seconda della combinazione polvere-innesco e, a volte, l’impiego del classico innesco large da competizione può comunque dare ottimi risultati o avvicinarsi alla Sd ottenuta con i bossoli Palma della Lapua.
Guardando le rilevazioni sotto un’altra ottica si può anche dire che i risultati più uniformi si ottengono utilizzando in toto la componentistica del gruppo Nammo: se si inizia a usare propellenti estranei al gruppo i risultati variano sensibilmente.
L’articolo completo lo trovate su Armi e Tiro di giugno 2010