A che punto è il ddl destinato a rimuovere il divieto di vendita di armi corte in 9×19 mm parabellum? Se lo chiedono e ce lo chiedono numerosi appassionati.
Come è noto, l’emendamento che introduce questa svolta epocale per la nostra legislazione è stato introdotto nell’ambito dell’itera di approvazione da parte del Senato del ddl sulla cosiddetta “legge europea 2020”, per opera del senatore di Fratelli d’Italia Giovanbattista Fazzolari. Il Senato ha quindi approvato, lo scorso 3 novembre, il ddl, con numerose modifiche rispetto al testo che la scorsa primavera era stato approvato dalla Camera dei deputati (tra le quali, appunto quella sul 9×19). Il 5 novembre, il testo è quindi ri-approdato alla Camera dei deputati (il sistema italiano, che prevede il bicameralismo perfetto, necessita che entrambe le Camere approvino lo stesso identico testo). Il 10 novembre è stato assegnato per l’esame in sede referente alla XIV Commissione parlamentare, quella per le Politiche dell’Unione europea. Una volta che la Commissione avrà completato l’esame, il testo passerà all’intera aula della Camera per la votazione finale.
C’è, tuttavia, una insidia: nella seduta del 18 novembre scorso, in Commissione parlamentare sono stati presentati 11 emendamenti al testo approvato dal Senato, nessuno dei quali tuttavia relativo alla materia legata alla legislazione delle armi (contemplata all’articolo 18 del testo del Senato). Qualora questi emendamenti fossero approvati, allora dopo la votazione da parte del plenum della Camera, il testo modificato dovrebbe tornare nuovamente in Senato, il che implicherebbe necessariamente un ulteriore ritardo di alcuni mesi.
È opportuno a tal proposito ricordare che, trattandosi di un ddl denominato “legge europea 2020”, in teoria sarebbe dovuto essere approvato non oltre la prima metà del 2021.
Per leggere i testi degli emendamenti presentati, CLICCA sull’allegato qui sotto.
