Come scegliere lo strozzatore

Lo strozzatore in un fucile a canna liscia è uno dei componenti che più influiscono sulla resa balistica dell’arma, sia a caccia sia al Tiro a volo. Una semplice guida per orientarsi nella scelta della strozzatura ideale per le proprie esigenze

Per quanto strano possa sembrare, considerando le distanze di ingaggio ridotte, la balistica di un’arma a canna liscia caricata con munizionamento spezzato è una materia estremamente complessa. Sono molti i fattori che influiscono sulla portata e l’efficacia di un’arma a canna liscia, ma uno dei più importanti è sicuramente il grado di strozzatura utilizzato, che incide pesantemente sul diametro e sulla portata della rosata. Se, per esempio, la lunghezza di canna è una caratteristica propria dell’arma, che non è possibile variare a meno di una modifica sostanziale del fucile, la strozzatura, almeno sulle più moderne armi dotate di strozzatori intercambiabili, può essere variata a seconda delle necessità e dei contesti di caccia o di tiro che si prevede di dover affrontare.

 

Cos’è la strozzatura?

Una canna liscia, che esternamente si presenta come un tubo cilindrico, presenta in realtà un profilo interno che alterna sezioni coniche e cilindriche, che, a seconda delle soluzioni adottate dai singoli produttori, concorrono a stabilizzare lo sciame dei pallini e a massimizzare l’effetto terminale sul bersaglio. L’ultima porzione di canna prima della volata è, generalmente, interessata da un’ultima sezione conica, che determina un restringimento più o meno significativo del diametro interno del tubo, imprimendo l’effetto finale alla rosata che ne influenza diametro e portata utile: questa sezione è la strozzatura. Si parla di “strozzatura fissa” quando la canna presenta un restringimento ottenuto in fase di produzione, che non può essere variato a meno di modificare meccanicamente l’arma, mentre si parla di “strozzatori” nel caso in cui l’arma sia dotata di un inserto avvitato all’interno della volata che consente di variare il diametro terminale della canna. Variare il grado di strozzatura, quindi, significa aumentare o diminuire il diametro interno della canna in volata. Allargando il diametro si otterrà un grado di strozzatura inferiore, mentre restringendolo si otterrà un grado di strozzatura più accentuato, ottenendo rosate più compatte e aumentando il tiro utile dell’arma.

Gli strozzatori, inoltre, si distinguono in interni e interni-esterni. I primi si inseriscono perfettamente nella sede all’interno della canna, a filo con la volata, mentre gli interni-esterni sporgono, in genere di 2 centimetri, dalla volata. Per convenzione, le aziende utilizzano gli strozzatori interni per le armi destinate alla caccia e quelli interni-esterni per quelle da tiro, anche se nulla vieta di fare diversamente. Quelli interni-esterni hanno il vantaggio di essere più lunghi, quindi, a parità di diametro, la conicità è meno accentuata a tutto vantaggio di rosate più costanti e regolari.

 

Denominazioni differenti

Come per altre questioni legate al mondo armiero, anche per le strozzature esistono differenti denominazioni in differenti Paesi, ma tra i sistemi più utilizzati ci sono sicuramente quello italiano e quello statunitense. La denominazione italiana prevede l’utilizzo di un sistema basato sulle “stelle”, spesso rappresentate graficamente come asterischi. Il grado di strozzatura passa dal *****, che indica una “strozzatura” cilindrica (che mantiene, quindi, invariato il diametro interno della canna), a una strozzatura *, che corrisponde alla più stretta.

In passato, sulle armi più datate e dotate di strozzature fisse, era frequente anche esprimere il grado di strozzatura in decimi di millimetro. Per quanto riguarda il calibro 12, una strozzatura * corrisponde a 9/10 decimi, ** a 7/8 decimi, *** a 4/6 decimi, **** a 2/3 decimi e ***** a 0 decimi. In buona sostanza, in una canna strozzata 10 decimi, a fronte, per esempio, di un diametro dell’anima (cioè della parte centrale della canna), di 18,5 millimetri, il diametro in volata corrisponderà a 17,5 millimetri.

La canna superiore presenta una sola tacca (* Full), mentre sulla canna inferiore le tacche sono 4 (**** Improved modified).

La denominazione americana, invece, utilizza il termine Cylinder (Cyl) per la cilindrica, Improved cylinder(IC) per la ****, Modified (M) per la ***, Improved modified (IM) per la ** e Full (F) per *.

Nel caso delle strozzature fisse, il grado di strozzatura è indicato sulle canne, in genere punzonato nella porzione coperta dall’astina. Gli strozzatori intercambiabili, invece, riportano il grado di strozzatura stampigliato sul fianco, oltre a presentare una serie di “tacche” sul margine superiore (visibili senza smontare lo strozzatore), una per ciascuna stella, mentre quello cilindrico è privo di tacche.

 

Strozzatori “contrari”

Se lo scopo dello strozzatore dovrebbe essere quello di restringere la rosata e aumentare la portata, esistono anche modelli pensati per uno scopo diametralmente opposto, vale a dire per produrre rosate più ampie già a breve o brevissima distanza. Lo strozzatore cosiddetto “Skeet”, per esempio, è pensato per l’omonima specialità del Tiro a volo, che prevede il tiro su bersagli a distanze estremamente ridotte. Si tratta, di fatto, di uno strozzatore “strombato”, che aumenta il diametro interno della canna di uno o due decimi di millimetro.

Per una rosata ancora più ampia, poi, c’è lo strozzatore Paradox, cilindrico dotato di raggiatura interna che può essere più o meno accentuata, per disperdere rapidamente la rosata. Pensato soprattutto per la caccia alla beccaccia nel folto, si esprime al massimo in combinazione con cartucce dotate di borra contenitore, poiché la rigatura impegna la borra imprimendole un effetto giroscopico (come avviene per la palla in una canna rigata), determinando a sua volta una dispersione dei pallini.

 

Quale scegliere?

Quale strozzatore scegliere per la caccia o il Tiro a volo? Se per alcune discipline del tiro, come, per esempio il Trap, la scelta è praticamente obbligata, con una strozzatura *** o ** in prima canna e * Full in seconda, in altre situazioni, soprattutto a caccia, la decisione è più ardua. Nello specifico, quando si caccia non si sa mai con precisione a quali distanze ci si troverà a sparare al selvatico, né, in alcuni casi, a quale tipo di selvatico si sparerà, ragion per cui occorre fare una scelta bilanciata per cercare di affrontare efficacemente tutte le situazioni.

Innanzitutto occorre tenere conto del tipo specifico di arma che si utilizza (qui la nostra guida per la scelta del primo fucile da caccia), in particolare se si utilizza un basculante dotato di due canne (doppietta o sovrapposto) oppure un semiautomatico. Avendo a disposizione due canne, infatti, si può (anzi, si dovrebbe) usare due strozzatori differenti, scegliendo alternative piuttosto polarizzate, mentre avendo a disposizione una sola canna occorre optare per uno strozzatore intermedio. Per la caccia con il cane da ferma, per esempio, che prevede mediamente distanze ridotte di ingaggio, si potrà optare, nel caso di un basculante, per una combinazione ***** Cylinder per la prima canna e * Full per recuperi estremi di seconda. Con un semiautomatico, invece, sarebbe consigliabile optare per una soluzione intermedia, come, per esempio, uno strozzatore *** Modified o un **** Improved cylinder.

La soluzione migliore, comunque, resta quella di valutare le proprie abitudini di caccia e, dopo aver effettuato qualche prova alla placca per valutare la resa dei diversi strozzatori, scegliere quello che meglio si adatta alle proprie esigenze.

Nella caccia con il cane da ferma le distanze di ingaggio possono essere molto ridotte, quindi vale la pena scegliere uno strozzatore piuttosto largo, almeno per la prima canna

 

Attenzione alla cartuccia!

Quando si utilizzando cartucce con pallini d’acciaio o altri materiali alternativi al piombo (come bismuto,tungsteno e rame), bisogna tenere conto del fatto che non è possibile utilizzare strozzatori con un grado superiore al *** Modified. Esistono, tuttavia, strozzatori che, al posto del tradizionale profilo conico, utilizzano differenti profili interni, che ne consentono un impiego con cartucce lead-less anche con grado di strozzatura superiore. Gli strozzatori Inner Hp di Fabarm, per esempio, vantano un particolare profilo interno iperbolico, più progressivo e in grado di produrre un attrito minore, che consente un impiego dei pallini in acciaio anche con strozzatura * Full.