Tutto quello che riguarda Times square, una delle piazze più famose della città di New York, è destinato a fare notizia: in questo caso, la notizia si innesta ancora una volta sul braccio di ferro tra le autorità cittadine e dell’omonimo Stato (in primis la governatrice dem Kathy Hochul) e la corte suprema statunitense, che lo scorso giugno ha dichiarato l’incostituzionalità di una legge newyorkese dei primi anni del XX secolo, la quale richiedeva ai cittadini che volessero un porto d’armi a giustificare il “dimostrato bisogno” di andare armati.
In risposta a questa sentenza, le autorità cittadine stanno mettendo in atto una serie di contromisure, che prevedono tra le altre cose la creazione di luoghi interdetti alla circolazione delle armi (ovviamente per chi abbia una regolare licenza, per i criminali non vale…). Times square è uno dei primi luoghi aperti a essere stati dichiarati Gun free zone, quindi zona nella quale anche chi ha una licenza per il porto occulto dell’arma non può circolare con essa, ma si prevede di dichiarare altri luoghi “santuario” senza armi, come chiese e altri luoghi di culto, scuole, biblioteche, ristoranti e bar nei quali si servono alcoolici e, in generale, i principali luoghi nei quali si possa verificare una aggregazione di persone.
I giornalisti dei quotidiani statunitensi hanno intervistato i cittadini newyorkesi, riscontrando da parte di essi un senso di “sicurezza” determinato dalla lettura degli avvisi affissi intorno al perimetro della piazza, altri si pongono invece un paio di domande abbastanza ovvie, alla quale le autorità si sono, a oggi, ben guardate dal fornire risposta: innanzi tutto, come fare concretamente per assicurare il rispetto del divieto da parte di chi è legalmente armato, in un luogo completamente aperto e nel quale, anche per il numero di persone che vi transitano a qualsiasi ora, diventa difficile anche solo ipotizzare la predisposizione di efficaci metal detector; in secondo luogo (e la domanda è la stessa per tutte le gun free zone americane), come fare per impedire che chi è illegalmente armato e intende commettere crimini, rispetti il divieto. Ai posteri l’ardua sentenza, nel frattempo avanti tutta con il più assoluto sprezzo del ridicolo…