La corte regionale superiore di Dusseldorf si è pronunciata lo scorso 30 dicembre sull’appello presentato da Haenel nell’ambito della causa per violazione di brevetto intentata da Heckler & Koch. In sostanza, H&K accusava Haenel di aver copiato, con la sua carabina Cr223, uno specifico brevetto che copre la carcassa della carabina HK416 e 417 e che consente un efficace drenaggio dell’acqua nel caso in cui l’arma sia sottoposta a immersione, garantendo un funzionamento sicuro anche in tale frangente. Il tribunale di primo grado di Dusseldorf aveva già stabilito che la violazione di brevetto c’è stata, Haenel aveva impugnato la decisione al tribunale superiore che ha, tuttavia, confermato la sentenza. I risvolti sono molto pesanti: “A causa della violazione dei diritti di brevetto”, si legge nella sentenza, “Haenel Gmbh non solo è obbligata a non fabbricare e vendere il fucile Haenel Cr223, ma anche a distruggere tutti i fucili ancora in suo possesso, chiedere ai suoi clienti commerciali di restituire i fucili che sono già stati consegnati in cambio di un risarcimento e fornire alla parte attrice (H&K, ndr) informazioni sul profitto realizzato dalla precedente vendita delle armi. Sulla base di queste informazioni, la parte attrice potrà quindi far valere richieste di risarcimento danni nei confronti della convenuta”. Nella sentenza è menzionata esplicitamente solo la carabina Cr223, ma appare probabile che il problema di violazione di brevetto riguarderà anche la variante in 7,62×51 mm Cr308, così come la controparte militare Mk556.