Il museo delle armi di Terni è una delle grandi incompiute italiane: dare un luogo idoneo per la fruizione al pubblico delle circa 4 mila armi della raccolta tecnica della regia fabbrica d’armi, oggi Polo di mantenimento delle armi leggere, è un progetto che cerca sbocco (e “sblocco”) ormai da decenni. I “muri”, per la verità, ci sono, acquistati dal Comune di Terni ben 25 anni or sono in un’area attigua al Polo, ma gli ambienti dovrebbero essere ultimati e poi arredati con le teche corazzate contenenti le armi. A fornire la forza motrice, cioè i fondi, per completare questo progetto, che consentirebbe finalmente la piena fruibilità da parte dei visitatori delle armi in questione, potrebbe essere forse il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza)? È quanto si è domandato il consigliere regionale umbro ai lavori pubblici, Enrico Melasecche, il quale ha dichiarato di aver svolto alcune interlocuzioni in tal senso con il Governo, proprio per far rientrare il progetto del Museo delle armi di Terni nei fondi del Pnrr. “Si tratta di finanziare un’opera che porterebbe in città, in visita, tanti appassionati e turisti. Come detto, ho già avuto contatti con dirigenti romani che gestiscono i fondi del Pnrr per inserire il museo, ma il Comune deve accelerare i tempi, serve subito predisporre un progetto esecutivo e quindi reperire i fondi. Sto organizzando una raccolta di firme, una petizione per sollecitare il Comune su questa importante operazione: realizzare quanto prima il museo”.