Sul problema dell’orso MJ5 ormai si è già scritto tanto. La decisione dell’abbattimento da parte della regione ha scatenato proteste ovunque. Non entriamo nella questione, lasciando a chi ha la responsabilità della cosa attuare una soluzione idonea. Ma le proteste di tutte le sigle animaliste, i cortei, le manifestazioni, i proclami, gli articoli, i sit-in, le denunce alla comunità europea sono sorte ovunque. Una sollevazione popolare. Se MJ5 lo sapesse rimarrebbe a bocca, o fauci, aperte. Così ci siamo trovati a chiederci… e se invece di un orso si fosse trattato di un cervo maschio, magari a settembre, quando in epoca di bramito spesso gli rode un po’, e avesse aggredito cane e padrone? Non avrebbe fatto di certo meno danni, in quanto vi sarebbero arrivati addosso 230 kg circa di animale a 30 km orari, con un palco mediamente di 7-8 kg. Ci sarebbe stata la stessa sollevazione? Oppure se fosse stato un caprioletto maschio, un po’ pazzerelli in agosto, che non vogliono vedere sul proprio territorio né cani né altro, come sarebbe stato visto? Anche un maschio di capriolo, con le sue appendici, è in grado di sbudellare un cane o un uomo senza problemi. Mettiamo ancora che, ma questo è veramente ingenuo da dire, un bel cinghialone maschio, un verro, vi avesse sfettucciato le gambe e vi avesse costretto, ammesso di uscirne vivi, a farvi mettere una cinquantina di punti dopo aver spanciato il cane…Tutti ‘sti cortei e sit-in ci sarebbero stati lo stesso? A giudicare anche i casi che si sono verificati (soprattutto per quanto riguarda i cinghiali) nel recente passato, la risposta è no.
Eppure, quelli che abbiamo citato sempre animali sono, sempre appartenenti alla fauna più che nobile. Allora da questo animalismo nostrano, gestito dai guru che sappiamo, deriva l’esistenza, al pari del campionato di calcio, di animali di serie A e di serie B, poi di serie C, e ancora più giù fino alla promozione. D’altronde cervi ce ne sono, caprioli non dappertutto ma anch’essi non mancano. Cinghiali poi… che domande! Si obietterà che di orsi ce ne sono meno. Ma è indiscutibile che non è solo questo il motivo. Per cui l’orso, che non è nemmeno strettamente “nostro”, è però di serie A. Insomma, è l’orsacchiotto di peluche che abbiamo avuto tutti da piccoli. Gli altri che abbiamo elencato invece sono indiscutibilmente di serie inferiori. Ma sempre fauna selvatica è. Però non bucano il video. Dopo l’orso, ovviamente segue il lupo: magari incrociato, imbastardito ma è un articolo che si vende sempre bene. Al terzo posto l’aquila e i rapaci in genere. Se usciamo dai nostri confini invece, chi spunta il maggior impegno mediatico sono gli elefanti. Animali che, tra l’altro, producono danni non indifferenti agli ecosistemi nei quali talvolta insistono in numero eccessivo. Certi Stati africani, infatti, sono in sovrappopolazione sfrenata senza sapere come fare. Poi viene il leone. Certo, il “re della foresta” mica stiamo parlando di cinghiali. Invece di ippopotami, bufali (che sono sempre meno), ne avete mai sentito parlare? Possono anche sparire. E poi, servono? Mah…
Non parliamo poi di antilopi varie, che vengono strangolate a migliaia, mutilate da lacci, cappiole e buche profonde. E che vanno a far parte del bush-meat servito, anche senza saperlo, in tanti resort di lusso ai turisti fotografici che “salvano” gli animali con le loro foto. Infine l’orso bianco. Questo, fa sempre cassa. Il ghiaccio non ce l’ha più, le foche sono sempre più furbe ma lui con quella pelliccia bianca fa immagine meglio di tanti altri. Il panda invece va meno. Francamente ormai ne ha fatti di chilometri. Ha lavorato tanto, ha reso bene, è carino sulle spille, ma bisogna andare avanti. Poi in cattività ormai si riproduce che è un piacere.
La classifica del campionato lasciamola al calcio. Gli animali sono, TUTTI, roba seria. Che andrebbe gestita seriamente.