Il grand jury che era stato incaricato di riesaminare il caso dell’omicidio di Halyna Hutchins, la direttrice della fotografia uccisa accidentalmente sul set del film western “Rust” da Alec Baldwin mentre stavano girando una scena, si è espresso con una incriminazione nei confronti dell’attore. L’accusa è di omicidio involontario, per la quale la pena prevista va dai 18 mesi ai 5 anni di reclusione.
Nell’aprile scorso, i procuratori incaricati di investigare sul caso avevano disposto l’archiviazione: l’attore aveva dichiarato che, al di là del fatto che l’arma sarebbe dovuta essere caricata a salve, il colpo era partito senza una sua pressione sul grilletto. La conclusione era stata che l’arma poteva essere stata modificata e, quindi, il cane avrebbe potuto sganciarsi da sé. Nuove perizie hanno invece dimostrato che il cane si sarebbe potuto abbattere solo con una pressione intenzionale sul grilletto, da qui il riesame da parte del grand jury del Nuovo Messico. Incriminata per omicidio volontario anche Hanna Gutierrez Reed, che aveva l’incarico di maestro d’armi e avrebbe dovuto caricare a salve l’arma. Sia lei, sia Alec Baldwin si sono dichiarati non colpevoli. Adesso dovrà iniziare il processo.