Sono state diffuse le prime immagini che confermerebbero un impiego operativo nel conflitto tra Russia e Ucraina delle mitragliatrici nord coreane Type 73: secondo alcuni potrebbero essere state portate come equipaggiamento di reparto dai soldati mandati da Pyongyang a supporto delle truppe di Putin, secondo altri farebbero parte di una fornitura di aiuti militari ai soldati russi, oltre ai già noti missili balistici a corto raggio Kn-23, ai sistemi anticarro semoventi Bulsae-4 e così via.
La mitragliatrice Type 73 è camerata per la cartuccia 7,62x54R, già ordinanza della Russia fin dal tempo degli Zar, e si distingue per una peculiarità: quella della doppia alimentazione, rappresentata da un caricatore ricurvo innestato superiormente (tipo Bren) e da una alimentazione a nastro (sul modello della Pkm sempre russa). In effetti il progetto ricorda abbastanza da vicino quello della mitragliatrice (ex) cecoslovacca Vz 52 calibro 7,62×45 (poi 52/57 in 7,62×39), che presentava anch’essa la peculiarità della possibilità di duplice alimentazione, sempre con caricatore ricurvo superiore o nastro. In questo caso è stata aggiunta una ulteriore peculiarità, rappresentata dal fatto che la volata della canna è conformata in modo tale da poter sparare granate da fucile, quando questa caratteristica non è in uso, su tutto il tratto anteriore della canna può essere investito un manicotto di protezione che funge da rompifiamma. In seno alle forze armate nord coreane l’arma dovrebbe essere stata in gran parte sostituita già da tempo con la Type 82, copia della Pk russa, relegandola a compiti di seconda linea. Fino a questo momento l’impiego fuori dal territorio nordcoreano era stato estremamente sporadico, ed era avvenuto principalmente in occasione della guerra Iran-Iraq degli anni Ottanta del XX secolo.