L’impegno di Beretta nel Tiro a volo ha radici profonde, che affondano fino al 1956, quando, in occasione delle Olimpiadi di Melbourne, Galliano Rossini ha conquistato una medaglia d’oro con un fucile Beretta. Una lunga scia di successi costellata da 71 titoli olimpici e innumerevoli allori internazionali culminati con l’incredibile performance degli atleti Beretta alle ultime olimpiadi di Parigi: 14 medaglie conquistate sulle 15 in palio.
Ed è proprio per ringraziare i tiratori che hanno reso possibile questo successo che Beretta ha organizzato un evento esclusivo, nella suggestiva location del Teatro Grande di Brescia. Presenti nove dei vincitori: per l’Italia è stato celebrato l’oro nello Skeet Mixed team della coppia formata da Diana Bacosi e Gabriele Rossetti, oltre all’argento di Silvana Stanco nel Trap donne. L’oro più inaspettato è stato quello per il Cile, conquistato nello Skeet femminile da Francisca Crovetto Chadid. E ancora grandi risultati per il Regno Unito: Nathan Hales è oro nel Trap maschile e Amber Rutter argento nello Skeet donne. Dagli Stati Uniti arriva il mito del tiro, Vincent Hancock, che a Parigi ha conquistato il quarto oro olimpico individuale (dopo Pechino 2008, Londra 2012 e Tokyo 2020) e l’argento nello Skeet Mixed team. E sono stati proprio due allievi di Hancock a conquistare gli altri titoli iridati nello Skeet per gli Usa: Conner Lynn Prince, classe 2000, arriva secondo solo dopo il suo allenatore, e Austen Smith conquista il bronzo nella disciplina femminile individuale ed è compagna di argento di Hancock nel Mixed team.
Era legittimo aspettarsi un buon successo, dato che oltre il 54% dei tiratori a Parigi utilizzata un fucile Beretta, ma i risultati sono andati oltre ogni più rosea aspettativa: per la precisione cinque d’oro, cinque d’argento e quattro di bronzo sono state conquistate da tiratori e tiratrici con fucili Beretta. Confermata l’anima internazionale di Beretta. Atleti di sette nazioni hanno conquistato le vette del Tiro a volo olimpico in Francia con un fucile a “tre frecce”: Italia, Stati Uniti, Regno Unito, Guatemala, Cile, Taipei e Cina.
Tiro a volo, ma non solo
La passione per lo sport di Beretta trascende le discipline, per questo all’evento sono stati premiati anche campioni bresciani di altri sport: Alice d’Amato, oro individuale e argento a squadre nella ginnastica; Giovanni De Gennaro, oro nel Kayak K1 Slalom; Federico Bicelli, oro nei 400 Stile Libero S7 di nuoto alle Paralimpiadi; Margherita Porro, velista vincitrice della America’s Cup donne con il team Luna Rossa Prada Pirelli challenge; e Pamela Novaglio, atleta di tiro a segno paralimpico con carabina a 50 metri.
Franco Gussalli Beretta, Presidente e Ceo di Fabbrica d’Armi Pietro Beretta, ha dichiarato: «Beretta è bresciana, è della Val Trompia, un territorio incastonato tra il lago d’Iseo e il lago di Garda e conosciuto nel mondo come una delle aree più operose. Siamo qui da quasi 500 anni. Questa è una sera speciale, in un luogo speciale di Brescia, dove celebriamo l’eccellenza nello sport. Per l’azienda il 2024 sarà ricordato come l’anno del record olimpico con 14 medaglie conquistate sulle 15 disponibili. Non credo sia importante fare una distinzione di metallo: ognuna di esse per noi è speciale perché sappiamo bene quanto sia stata cercata dopo fatiche e abnegazione. Siamo orgogliosi di avere aiutato i nostri atleti a ottenere simili successi che ci hanno reso… quasi perfetti: la maestria dei nostri collaboratori ha infatti saputo realizzare dei prodotti all’avanguardia, creazioni studiate nei minimi dettagli che hanno accompagnato questi grandi tiratori sull’Olimpo. E siamo altrettanto orgogliosi di avere visto tanti altri giovani ragazzi legati al territorio bresciano salire sul tetto del mondo: nuoto, ginnastica, vela, biathlon, kayak, judo. Una estate indimenticabile».
Un DT11 per celebrare l’impresa
Durante la serata, è stato presentato in anteprima il DT11 Pyramide, il fucile one-off nato per celebrare i successi di Parigi e basato sulla piattaforma che ha accompagnato gli atleti Beretta alla conquista dei loro titoli iridati più recenti, il DT11.
Come per il DT11, è grazie alla stretta collaborazione con i migliori atleti al mondo che Beretta ha sviluppato l’ultimo nato tra i fucili da tiro sportivo, l’SL2, che a Los Angeles 2028 vedrà una presenza molto più importate (a Parigi era imbracciato solo dall’atleta italiano Mauro De Filippis).
Oltre ai fucili, Beretta sviluppa e implementa l’intero ecosistema che può aiutare a migliorare le performance dei tiratori a tutti i livelli: abbigliamento tecnico, accessori e Shooting data, l’app gratuita che aiuta i tiratori a valutare e migliorare i propri risultati grazie all’analisi delle traiettorie, dei tempi di reazione e di altre variabili.