La sezione di Udine della Federcaccia ha pensato “Cacce aperte” per rivolgersi espressamente a chi vuole conoscere più da vicino, pur non essendo un cacciatore, come agiscono, si comportano e quello che provano i cacciatori. Occorre semplicemente contattare la segreteria dell’associazione (telefonando allo 0432.52.20.29 o scrivendo una mail a fidc.ud.@fidc) dal martedì al giovedì dalle 16 alle 19,30 e il venerdì dalle 14 alle 19,30 per prenotare un’uscita con i cacciatori in una giornata di caccia, con la possibilità di scegleier anche tra le varie specialità.
Il presidente provinciale Adriano Piccoli ha coinvolto anche i presidenti delle sezioni comunali in questo «progetto che ha come obiettivo quello di offrire un’immagine trasparente del cacciatore nella nostra società».
«Sempre più spesso», afferma Piccoli, «la gente è prevenuta nei nostri confronti. Ci descrive come persone cattive, disumane e con il gusto per la violenza, ma non è affatto così. Al di là dell’aspetto ludico, infatti, noi cacciatori siamo il braccio armato e operativo della normativa, nazionale e regionale, che ci riserva un ruolo chiave nella gestione e difesa della fauna, al di là dei preconcetti o delle frasi di circostanza. Non siamo bracconieri, ma rispettiamo quello che ci viene impartito dalle istituzioni. In Friuli Venezia Giulia, per esempio, la Regione svolge sempre un censimento della fauna e, poi, comunica il suo piano di abbattimenti che permettono il mantenimento dell’equilibrio in natura. E noi, nei numeri e nelle forme, ci atteniamo scrupolosamente a quanto ci viene indicato.
«Abbiamo iniziato a progettare questa iniziativa la scorsa primavera e l’idea è quella di dare l’opportunità a giovani e meno giovani di conoscere più da vicino, in assoluta sicurezza, la caccia e il suo contesto. In sostanza, puntiamo ad avvicinare a questa disciplina chi non è cacciatore né simpatizzante del mondo venatorio. La caccia esiste da sempre, da quando l’uomo è sulla Terra e noi non abbiamo nulla da nascondere. Anzi, siamo fieri del nostro lavoro e del nostro impegno in favore della natura, della gestione, dell'incremento e miglioramento della fauna, compito tra l’altro che ci è attribuito dalle leggi di questo Paese, della tutela della biodiversità».