Sta facendo molto discutere nel mondo dell’associazionismo venatorio la nascita della nuova associazione Agrivenatoria biodiversitalia, un soggetto che rappresenta le aziende agri-turistico venatorie e faunistico venatorie italiane, frutto di una collaborazione tra Coldiretti e Cncn.
A poche ore dalla presentazione ufficiale della nuova associazione, Federcaccia ha diffuso una nota in cui garantisce pieno sostegno ai cacciatori italiani, dichiarando che non è previsto «nessun superamento dell’842, nessun stravolgimento della 157/92 per quanto riguarda le “riserve private”», definendo, invece, strumentali le posizioni di chi vuole seminare dubbi.
Federcaccia si scaglia, in particolare, contro Arcicaccia, che accusa di condurre da tempo una campagna denigratoria nei confronti di altre associazioni venatorie. «Ultima di questi giorni», si legge nel comunicato di Federcaccia, «l’accusa mossa sempre a Federcaccia di perseguire supposti progetti privatistici mossa dopo l’annuncio di Coldiretti della nascita di una associazione volta a fare rete delle aziende agrivenatorie del Paese. Troviamo abbastanza curiosa questa accusa proveniente da Arcicaccia, che da tempo sembra trovare particolari sintonie proprio con Eps, l’associazione che in Italia da sempre rappresenta i riservisti, assumendone nell’ultima settimana il quasi il ruolo di portavoce, difensore e sostenitore». «Fra l’altro», aggiunge Federcaccia, «essendosi Eps affiliata a Confagricoltura, secondo Arcicaccia Confagricoltura-Eps sì, Coldiretti-Cncn no. una curiosità: perché?»
Il presidente di Federcaccia Massimo Buconi, in ogni caso, ha dichiarato di aver apprezzato le linee programmatiche espresse sia da Maurizio Zipponi, presidente del Cncn, sia di Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, «soprattutto per la chiara volontà espressa di muoversi nell’alveo della 157/92 e della assoluta mancanza di messa in discussione dell’art. 842 del codice civile».