Amazon censura le armi di 007: il pubblico si scatena

Amazon prime video britannica ha suscitato le ire del pubblico modificando le storiche locandine della saga di 007, togliendo ai protagonisti le armi. Dopo le proteste, l’azienda ha abbandonato il progetto, senza commenti

Il “politicamente corretto” e i film di James Bond, scaturiti dall’inventiva di Ian Fleming, dovrebbero essere concetti decisamente agli antipodi: il più celebre agente segreto al servizio di sua maestà, infatti, è da sempre stato un inno all’alcool, alle belle donne conquistate una dopo l’altra, e naturalmente alle armi: dalle più sofisticate e fantascientifiche, alle più normali, inclusa l’ormai leggendaria Walther Ppk. Be’, c’è qualcuno che evidentemente non la pensa così nell’entourage di Amazon prime video, che è l’attuale proprietaria del franchise di spionaggio. Per questo motivo, in Gran Bretagna hanno cominciato a fare la loro comparsa le storiche locandine dei film della saga, dai tempi di Sean Connery fino a quelli di Daniel Craig, modificate da un ignoto e fantasioso “artista” in modo tale da cancellare le armi che da sempre sono brandite dai soggetti inquadrati. In alcuni casi l’operazione è stata portata a termine banalmente togliendo l’arma dall’inquadratura, in altri casi il risultato è stato ottenuto prolungando artificialmente gli arti del soggetto inquadrato in modo da far uscire l’arma dall’inquadratura. Quale che sia stato il metodo, il riscontro da parte del pubblico è stato decisamente pessimo, per usare un eufemismo: il giudizio più spesso espresso nei commenti è stato “patetico”, tra i commentatori anche il noto attore britannico Rufus Jones, il quale non ha potuto fare a meno di osservare che, senza pistola in mano, molti dei soggetti raffigurati nelle “locandine 2.0” frutto del genio di Amazon sembra che stessero facendo… il noto gesto dell’ombrello.

Lo shitstorm è arrivato inevitabilmente fin sotto le finestre del colosso dell’intrattenimento, che alla chetichella e senza particolari commenti ha provveduto a rimuoverle, sostituendole con “normali” fotogrammi presi dai film.

Almeno questa volta, normalità 1, perbenismo 0. Resta da vedere cosa si inventeranno nel futuro, ed è proprio questa la preoccupazione maggiore espressa dal pubblico: che la nuova proprietà intenda snaturare l’essenza della saga di Bond. Senza aver peraltro chiesto il permesso a nessuno…