Sotto il diluvio che ha flagellato il campo di tiro umbro, Filippo Mazzocchi (Canna rigata) e Antonio Paioli (Canna liscia) si sono aggiudicati i titoli 2017 del Cinghiale corrente
Il maltempo che ha flagellato tutta l'Italia in questo secondo fine settimana di settembre non ha risparmiato il campo di tiro della Tav La cavallerizza di Amelia, che ha ospitato la finale del circuito Armi e Tiro di Cinghiale corrente. Se la gara del sabato è stata disputata in condizioni meteo tutto sommato buone, la stessa cosa non la si può dire per la finale individuale della domenica mattina. Già dalle 8, i primi tiratori arrivati sul campo per la finale della categoria Canna liscia hanno fatto i conti con le prime gocce che nel giro di pochi minuti si sono trasformate in un vero e proprio temporale che, per alcuni minuti, ha fatto saltare anche l'impianto elettrico del campo di tiro, prontamente ripristinato dallo staff.
Nella finale della Canna liscia, la vittoria è andata ancora una volta ad Antonio Paioli, da anni uno dei migliori interpreti della specialità in entrambe le categorie; alle sue spalle, il "maestro", come tanti chiamano Valter Cimatti, vera e propria istituzione del Cinghiale corrente; sul terzo gradino del podio, un altro, giovane eccellente tiratore, il ligure Matteo Olivieri.
Tiratissima anche la finale della Canna rigata che ha visto la super prestazione di un altro giovane (non ha ancora compiuto 30 anni): il piacentino Filippo Mazzocchi, unico tra quelli in gara a superare quota 100 punti (nei quattro brsagli di gara) e bravo a superare anche la tensione della finale che lo aveva penalizzato in altre occasioni. Alle sue spalle, i soliti due: secondo Antonio Paioli, terzo Valter Cimatti.
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