Le associazioni venatorie riconosciute e il Cncn si rivolgono al presidente del consiglio Giuseppe Conte e alle istituzioni per chiedere attenzione verso una parte importante del sistema economico-sociale del Paese e per sollecitare la ripresa del controllo faunistico, l’apertura della selezione e delle zone di addestramento cinofile
Mentre il Paese si prepara a una pur graduale ripresa delle attività produttive, anche il mondo venatorio rappresentato dalle associazioni riconosciute (Federazione italiana della caccia, Associazione nazionale Libera caccia, Enalcaccia, Arcicaccia, Anuu-Migratoristi, Italcaccia, Ente produttori selvaggina) e dal Cncn-Comitato nazionale caccia e natura, è impegnato in una intensa attività a sostegno del settore, ponendosi come interlocutore autorevole nei confronti del governo e delle regioni.
Fra le molte iniziative, la Cabina di regia del mondo venatorio ha chiesto un incontro al presidente del consiglio Giuseppe Conte per confrontarsi direttamente con lui sulle criticità che hanno colpito il settore rappresentato, e ancor più sulle possibilità di contribuire concretamente al rilancio di una attività che è parte rilevante del tessuto socio economico rurale, artigianale, industriale e commerciale italiano. Con l’occasione, è stato sottolineato l’importante contributo che il comparto ha offerto nel fronteggiare l’emergenza, attraverso tutte le attività di volontariato e supporto alle comunità sul territorio e gli ingenti contributi economici destinati soprattutto alla sanità.
La Cabina di regia si è poi rivolta ai presidenti delle regioni e province autonome per sollecitare la ripresa urgente degli interventi di contenimento e controllo della fauna selvatica al fine di evitare ulteriori gravi danni alle produzioni agricole, affiancando la regolare apertura della stagione della caccia di selezione. Entrambe le attività peraltro si svolgono singolarmente e quindi rientrano appieno nei protocolli dettati dal governo per le attività all’aperto.
Allo stesso modo è stata chiesta la riapertura delle diverse zone di addestramento e allenamento cinofile, con la possibilità di svolgervi attività sportiva o motoria all’aperto in forma singola, così come già stabilito da alcune regioni, consentendo a proprietari e addestratori di spostarsi all’interno della propria regione di residenza per compiere tutte quelle attività essenziali al benessere animale messo a rischio dalla mancanza delle necessarie attività motorie.
Il dialogo con le istituzioni, da più parti tempestivamente attivato, è quotidianamente in corso per assicurare la redazione e l’approvazione dei calendari venatori per la prossima stagione, dando così certezza del diritto e garanzie per il proseguo dell’attività venatoria a tutti i praticanti.