A San Giovanni Del Dosso, in provincia di Mantova, si è verificato un grave caso di aggressione da parte di un grosso cinghiale nei confronti di un cittadino 92enne che si trovava sulla porta di casa con il proprio cane. Forse innervosito dal latrare del cane, il cinghiale ha morsicato ripetutamente il padrone, trascinandolo poi per diversi metri, per darsi infine alla fuga. Le condizioni dell’anziano sono gravi, è attualmente ricoverato in rianimazione.
“La situazione è vergognosa”, ha dichiarato sull’argomento la capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia, Barbara Mazzali, “Ormai da più di un anno denuncio l’assoluta mancanza di interventi sulle segnalazioni di presenza di cinghiali che si sono susseguite sul nostro territorio mantovano. Partendo da Bosco Fontana, dalle zone prossime al parco Oglio sud e dai vari incidenti che si sono susseguiti sulle nostre provinciali come a Viadana; nulla è stato fatto. A oggi non è stato abbattuto un solo capo. Senza dimenticare il rischio fortissimo che incombe sull’economia degli allevamenti mantovani e lombardi legato alla peste suina. La Provincia evidentemente ha dovuto aspettare l’evento tragico di ieri per rendersi conto della gravità della situazione, che io più volte avevo denunciato e che a gran voce avevano richiesto le associazioni agricole e degli allevatori. È veramente vergognoso che si debba arrivare a una stanza di ospedale dove un anziano signore giace oggi in fin di vita per capire la pericolosità sociale di questi animali. Le Province, come ho più volte detto in sede provinciale e regionale, a fronte dei numeri che provengono dal territorio, sono inadeguate e inadempienti. Ogni giorno ricevo segnalazioni di cittadini, che ormai esausti lamentano i mancati interventi. La Regione Lombardia ha appena rinnovato l’accordo che come ogni anno riconosce importanti risorse economiche per la gestione dell’attività di vigilanza e controllo ittico venatorio e non vi è dubbio alcuno che la legge attribuisce alle Province il ruolo di attuazione degli abbattimenti sul territorio dei capi in esubero. Aggiungo che il territorio della pianura lombarda è classificato come “non vocato-non idoneo” a ospitare popolazioni di cinghiali e pertanto si deve attuare l’eradicazione. Mi auguro solo di vedere il signore ferito nuovamente in piedi, diversamente qualcuno ne porterà il peso”.