La copertina del numero di giugno di Armi e Tiro è dedicata al prestigioso allestimento Legion della Sig Sauer P220, camerata nel potente 10 mm auto, con canna lunga 5 pollici e scatto in Singola azione. Le altre armi corte testate dai collaboratori della redazione sono entrambe in 9×19 e particolarmente vocate al tiro sportivo, si tratta della Kimber Custom II two-tone e della Decima divisione balistica Rapax sport.
Due semiauto leggendarie per i patiti della canna rigata: la Springfield armory M1A Standard issue rifle in .308 Winchester e la Ruger Mini 14 Tactical a calcio pieghevole in .223 Remington, simile alla variante resa immortale dalla serie televisiva A-team. Sempre per quanto riguarda la canna rigata, abbiamo testato la bolt-action Haenel jager 10 Varmint sporter, in calibro 6,5 Creedmoor.
Due i canna liscia, il semiauto da caccia Benelli Raffaello Ai black calibro 20, con l’innovativa canna Advanced impact per la prima volta declinata in piccolo calibro, e il sovrapposto Fossari Crx9 sporting Bsr calibro 12.
La rubrica dedicata alle armi da collezione vi porterà nella savana africana, alla scoperta della leggendaria Winchester 70 African in calibro .458 Winchester, una combinazione arma-cartuccia che cambiò il volto del Safari.
Ampio reportage dalla show room di casa Bignami, per quanto riguarda la Hausmesse 2024, cioè l’appuntamento nel quale il celebre importatore di Ora (Bz) presenta tutte le principali novità in fatto di armi e accessori dei marchi distribuiti.
La rubrica di approfondimento tecnico è dedicata alla “stepped chamber”, un accorgimento molto “antico” nelle pistole semiautomatiche in 9×19 ma tornato recentemente in auge con alcuni produttori: parliamo di pregi, difetti, peculiarità di questa soluzione.
E poi la Coppa del mondo di Tiro a volo a Doha, il Defensive crown 2024 Idpa, l’intervista al nuovo direttore generale di Benelli, le punzonature del Banco di prova sulle armi Ex ordinanza, l’attacco per l’ottica Contessa da montare sui Carcano ’91 e molto, molto altro ancora. Non mancate!
Per leggere l’editoriale, CLICCA sull’allegato qui sotto.