Il presidente e il direttivo Nazionale dell’Asnwg, preoccupati dall’emanazione del Decreto legislativo per l’adeguamento dell’ordinamento giuridico italiano alla direttiva europea 2008/51/CE, relativa al controllo dell’acquisizione e della detenzione di armi, hanno deciso di appoggiare le iniziative intraprese dalla Fisat – Federazione italiana storia armi e tiro – volte alla difesa della pratica legale e responsabile dei nostri sport.
“Pur essendo consci e volendo sottolineare ancora una volta”, dice il presidente dell’Asnwg, Raffaele Mori Taddei, “che le air soft gun non sono armi, ma repliche giocattolo, ci siamo resi conto che il nostro sport subisce, al pari di quanto sta accadendo in campo internazionale, sempre maggiori pressioni da parte di mass media e associazioni anti armi che ovviamente cercano di vietare tutto quanto assomigli anche lontanamente alle armi”.
“Fisat considera da sempre lo sport del softair, di primaria importanza”, interviene il presidente di Fisat, Simone Ciucchi, “principalmente perché le caratteristiche delle repliche softair, come libera vendita, facile uso e inoffensività, hanno reso possibile l’avvicinamento popolare di appassionati al tiro sportivo.
Fisat si è mossa, a tutela di tutti gli sportivi che verrebbero gravemente penalizzati dall’entrata in vigore di un decreto legislativo che non garantisce maggiore disciplina o sicurezza, sul controllo dell’ acquisizione o la detenzione delle armi, ma bensì reprime e inibisce gravemente, chi già nella totale legalità fa uso di armi o armi giocattolo, come nel soft air”.
Per il soft air la prima bozza presentata prevedeva l’uso di repliche totalmente in plastica e ridotte del 20%, per questo motivo, l’Associazione nazionale, per il peso che ha nel panorama softeristico nazionale, non può permettersi di stare a guardare senza manifestare il proprio disappunto, perché la paura è che gli anti armi non si fermeranno fino a che le repliche softair non saranno più repliche.
I prossimi mesi saranno cruciali in quanto, quand’anche la bozza del decreto non dovesse riuscire a passare entro la data limite del 30 luglio, si dovrà comunque varare un decreto di recepimento della Direttiva 2008/51/CE e a quel punto, sarà necessario vigilare, per evitare che vengano riproposte norme ampiamente repressive e snaturalizzanti anche per il nostro sport e per tutti gli sportivi che praticano l’uso delle armi in totale legalità. Il rispetto delle regole è alla base del buon cittadino e, di conseguenza, di una società eticamente e moralmente sana, ma è necessario che siano delle buone e giuste regole, è per questo che Asnwg con Fisat, aprirà una campagna di sensibilizzazione, volta ad instaurare un positivo dialogo con quei rappresentanti politici che vorranno considerare le nostre attività senza pregiudizi.