Le autorità di polizia australiane potranno accedere in tempo reale, o quasi, alle informazioni relative alle armi in possesso dei cittadini e alle informazioni sui proprietari. Il progetto di un registro nazionale per le armi da fuoco è stato avviato lo scorso dicembre ed è ritenuto “l’aggiornamento più importante del sistema di gestione delle armi da fuoco in quasi trent’anni”, ma adesso c’è anche uno stanziamento di 161,3 milioni di dollari australiani, annunciato dal procuratore generale Mark Dreyfus, da spendere nei prossimi 4 anni per l’istituzione del registro stesso.
Secondo quanto affermato da Dreyfus, il registro “consentirà alle forze dell’ordine di valutare i rischi legati alle armi da fuoco, fornendo agli agenti di polizia in prima linea informazioni quasi in tempo reale su armi da fuoco, parti e proprietari e collegando le informazioni sulle armi da fuoco con altre informazioni pertinenti della polizia e del governo”. L’idea di un registro federale per le armi da fuoco era già scaturita negli anni Novanta del XX secolo dopo il massacro di Port Arthur, ma era rimasta priva di concretizzazione fino alla tragica morte di due agenti di polizia nella comunità del Queensland nel 2022, allorché si è deciso di attuarla.