Il Banco nazionale di prova ha pubblicato sul proprio sito Internet l’elenco aggiornato dei requisiti che devono avere le armi per essere considerate “somiglianti” a un’arma automatica
Il Banco nazionale di prova ha pubblicato sul proprio sito Internet il nuovo elenco delle caratteristiche che devono avere le armi semiautomatiche per le quali si richiede la classificazione, perché vadano a ricadere (o meno) nella categoria europea B9, cioè quella delle armi semiautomatiche “somiglianti” alle armi automatiche. Il Banco di prova aveva sottoposto al ministero dell’Interno i problemi derivanti dalla difficoltà di identificare un concetto di “somiglianza” a un’arma automatica, senza peraltro ottenere (a oggi) alcuna risposta. Né d’altro canto sono stati di qualche utilità i legislatori europei, visto che proprio nella genesi della direttiva 2017/853 si è dato atto, nei lavori preparatori, che il concetto di “somiglianza” è risultato impossibile da codificare. Ciò nonostante, occorre stabilire criteri di base tali per cui sia possibile dare corso alle richieste di classificazione: il Banco di prova ha, quindi, deciso di mantenere alcune delle caratteristiche già definite a suo tempo, espungendo però allo stesso modo dall’elenco quelle caratteristiche ritenute poco significative, come il “colore” dell’arma o la presenza delle slitte Picatinny.
In sostanza, perché un’arma sia considerata “somigliante” a un’arma automatica deve avere almeno due delle seguenti caratteristiche: calcio ribaltabile, telescopico o amovibile senza attrezzi; impugnatura a pistola separata; attacco per la baionetta; lunghezza inferiore a 830 mm; lunghezza della canna inferiore a 450 mm (le ultime due voci non sono applicabili alle armi corte).
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