Numeri record per l’azienda di Urbino che ha recuperato tutti gli arretrati dovuti alla chiusura forzata. Garantendo la sicurezza dei dipendenti, ai quali sono stati distribuiti premi di produzione
Circa un mese di chiusura totale, altre settimane a ranghi ridotti durante il lockdown, ma Benelli armi ha recuperato il tempo perduto e si è rimessa in pari con la produzione. Questo rispettando tutte le norme anti-covid con un rigoroso protocollo sanitario ed effettuando costanti test sierologici per la sicurezza dei dipendenti (sono stati effettuati oltre 2 mila test rapidi, realizzati con frequenza bisettimanale).
«Benelli ha messo anche in campo una nuova sfida della produzione», dichiara il presidente Luigi Moretti, «e nei mesi di giugno e luglio è riuscita a recuperare le perdite avute durante la chiusura. Ci presentiamo in regola e ciò ha consentito all’azienda di distribuire in modo autonomo anche un extra a integrazione dello stipendio, che era stato penalizzato dal periodo di chiusura».
«Sul fronte della sussidiarietà», continua Moretti, «abbiamo collaborato con l’associazione degli industriali Confindustria Marche Nord, sede di Pesaro e Urbino, con il presidente Mauro Papalini, per l’acquisto di una ambulanza e di alcuni respiratori donati all’ospedale di Urbino. Altri materiali, tra cui strumenti radiografici e postazioni letto, sono stati donati agli ospedali di Fano e Pesaro». Le strumentazioni sono entrate in funzione in maggio e l’ambulanza consegnata il 4 giugno. Tutti i dipendenti di Benelli hanno desiderato collaborare a queste donazioni dimostrando attivamente il loro supporto alla collettività.
La nuova sfida della produzione che è stata messa in campo è tutt’altro che semplice: «Abbiamo provato a superare tutti i precedenti record storici di produzione dell’azienda e ci siamo riusciti nei mesi di giugno e luglio», spiega il direttore industriale Paolo Viti. «Il risultato è stato ottenuto grazie a un serrato programma di produzione che è stato ottimizzato in ogni dettaglio durante la fase di chiusura dell’azienda e grazie alla disponibilità di tutte la maestranze che hanno fornito la disponibilità di lavoro su tutti i sabati e anche su alcune domeniche. Questo straordinario piano di produzione è stato applicato anche nei mesi di agosto e di settembre e continuerà a essere così sviluppato anche per i prossimi mesi, fino a gennaio 2021, al fine di garantire all’azienda il massimo vantaggio competitivo sul mercato».