Colpiscono la serpentina laterale per l’apertura,appannaggio di fucili di alta classe, e l’elegante ponte in legno che nasconde la coda di bascula e lascia riemergere dal noce della calciatura solo il cursore della sicura che funge anche da selettore della prima canna, come già sulla doppietta firmata da Marc Newson.
Sul fianco sinistro di bascula, è incisa con rimesso in oro la fattura originale di vendita di canne d’archibugio al doge di Venezia datata 3 ottobre 1526, che è l’atto ufficiale (finora) di esistenza in vita di Beretta, conservato all'archivio di Stato di Venezia. Ad adornare il ponticello del guardamano, quindi, le tre date distintive del fucile: appunto il 1526, 490 che è l’età dell’azienda e 2016 che è l’anno in cui il 490 Serpentina è stato costruito.
La doppietta proviene dal reparto Premium guns di Beretta2, dal team coordinato da Ferdinando Belleri. È un virtuosismo stilistico e anche meccanico che trova la sua base nella doppietta firmata da Marc Newson nel 2015,con ancora qualche passo avanti. La chiusura è duplice all’inglese, tipo Purdey, a triplice giro di compasso. Il calcio è ovviamente all’inglese, dritto, in radica di noce di grado 5, lucidato olio,senza calciolo.
Per il 490 Serpentina è stata realizzata a mano anche una particolare e dedicata valigetta in stile Churchill con accessori di pulizia in ebano,corno e argento Sterling di Maurizio Cairola.
