Franco Gussalli Beretta, presidente di Fabbrica d’armi Pietro Beretta, ha presentato il bilancio di sostenibilità 2021 del colosso di Gardone Val Trompia (Bs). A fianco di Gussalli Beretta anche Roberto Saccone, presidente della Camera di commercio di Brescia e Silvia Mangiavini, vicepresidente Confindustria Brescia con deleghe a Legalità e Bilancio di sostenibilità, i quali hanno “certificato” l’impegno di Beretta nella direzione di un’azienda sempre più attenta alla sostenibilità ambientale.
«Il bilancio di sostenibilità», ha spiegato alla stampa Franco Gussalli Beretta, che dal maggio 2021 è anche presidente degli industriali bresciani, «è uno strumento in cui Fabbrica d’Armi crede molto. Nonostante l’azienda che presiedo non sia obbligata a redigerlo, la nostra squadra ha ritenuto fosse fondamentale assolvere a questo compito per far meglio comprendere l’evoluzione sostenibile che, da anni, abbiamo intrapreso. Ed è proprio per questo motivo che tengo moltissimo a sottolineare nuovamente l’importanza di questo lavoro, che anno dopo anno diventa sempre più uno strumento-guida, spesso utilizzato, per esempio, anche come garanzia dagli istituti di credito. Come altre aziende sul territorio, stiamo dedicando sempre più attenzione in questa direzione e siamo sicuri che molte altre realtà seguiranno questa strada. Dobbiamo fare tutti sintesi attorno a questo tema e ampliare al massimo tale cultura. Si tratta di un vero manifesto, la stella polare dei nostri comportamenti sia verso l’ambiente sia verso i nostri clienti, collaboratori e fornitori. In questo modo possiamo raccontare ai nostri stakeholder come ci muoviamo lungo i tre assi portanti: People, Prosperity e Planet. L’attenzione all’ambiente e al benessere della nostra valle è radicata da sempre nella nostra famiglia e si riflette sulla qualità della vita di ognuno di noi. È naturale, quindi, che in Beretta le persone vengano prima di tutto. Uomini e donne che, al di là del ruolo che svolgono, ogni giorno mettono in gioco loro stessi contribuendo fattivamente ad accrescere la competitività aziendale. Il progetto B Planet raccoglie e monitora tutte le iniziative concrete e i progetti in campo ambientale attuati da Fabbrica d’armi. Gli obiettivi su cui ci siamo focalizzati e che abbiamo dichiarato, in funzione delle nostre specificità sono: riduzione del consumo di acqua; riduzione del consumo di materie prime; utilizzo di materie prime più sostenibili; riduzione della produzione di rifiuti; produzione di rifiuti meno nocivi; riduzione emissione dei gas serra; smart energy management.
«In Beretta sono anni che abbiamo intrapreso una strada virtuosa che, negli anni, ci ha permesso di arrivare a risparmiare 55 milioni di litri di acqua ogni anno. Fabbrica d’armi, inoltre, in sé non è un’azienda energivora, tuttavia negli anni, grazie a politiche di lungo respiro, ha scelto di investire nella creazione di energia per le proprie esigenze produttive. Grazie a questi investimenti siamo arrivati ad auto produrre con fonti rinnovabili il 45% del fabbisogno giornaliero. Dato che sale al 75% considerando anche la cogenerazione.
«Beretta da anni ha anche intrapreso la strada di un programma welfare dal nome B-We che coinvolge tutti i dipendenti di Fabbrica d’armi. Senso di appartenenza e lo star bene producono innegabili effetti positivi sia nella sfera personale sia in quella professionale. Del resto, per noi è importante essere un’azienda in cui si sta bene: questo ci consente di essere attrattivi verso le nuove generazioni e verso i professionisti di talento, condizione d’esistenza per garantire un futuro a qualunque attività economica e soprattutto industriale.
«Anche da tutto questo», ha concluso Gussalli Beretta, «credo risulti evidente l’attaccamento alle nostre radici: per noi è un motivo di orgoglio essere bresciani e, se possibile, ancora di più essere valtrumplini. Quasi la metà dei nostri fornitori afferisce alla valle: questo circolo virtuoso ha creato un indotto fenomenale sia per gli afferenti sia per la Fabbrica che può così godere di componenti a chilometro zero e un migliore controllo della filiera. Questo contribuisce a confermare l’eccellenza della filiera tecnica e produttiva della nostra valle, riconosciuta dai mercati di tutto il mondo. Un’eccellenza che siamo chiamati a confermare nei prossimi anni anche con l’attenzione alla sostenibilità. Mi piace concludere a questo proposito, prendendo spunto dalla presenza del presidente Saccone, che la filiera venatoria e le nostre aziende saranno tra i protagonisti di Futura expo».