Ancora questa mattina, Francesco Garatti, consigliere delegato della Bernardelli armi (nella foto lo stabilimento), ha confermato che la società sospende l’attività «per un certo periodo» a partire dalla fine di febbraio. «Non posso dire di più, perché attendo notizie dalla proprietà, ma spero proprio che si tratti di uno stop and go». Nei giorni scorsi l’azienda aveva fatto circolare un comunicato alle armeria che si chiude proprio con le parole “Siamo certi che la storia della Vincenzo Bernardelli avrà un seguito”.
Nel comunicato si legge: “Da tempo il mercato dei fucili da caccia è in continua flessione. Le cause sono molteplici e di varia natura sia per quanto riguarda l'Italia che l'Estero. Nel nostro caso inoltre ha influito pesantemente la cattiva informazione che ha divulgato notizie false sui fucili da noi prodotti, cattiva informazione alimentata anche da alcuni operatori del settore e da "autorevoli" testate giornalistiche.
Abbiamo cercato di portare avanti la nostra attività combattendo contro la crisi del mercato, le difficoltà burocratiche, gli avvenimenti internazionali che pure sono stati la causa di una forte contrazione delle vendite ed infine anche contro quegli "sciagurati informatori" che oggi, finalmente, potranno gioire.
Potranno gioire perché con grande rammarico dobbiamo comunicare che alla fine del mese di febbraio la Vincenzo Bernardelli sospende l'attività produttiva. La proprietà rimane la medesima, il marchio non scompare ma si è ritenuto opportuno prendere una pausa per valutare la situazione ed adottare le misure più opportune per il futuro.
Ai dipendenti, già informati, verranno corrisposte le dovute spettanze così come ai fornitori che hanno o avranno in carico lavorazioni da eseguire nell'arco dei prossimi mesi dei Gennaio e Febbraio. L'azienda sospende la propria attività con una situazione finanziaria che è motivo di orgoglio per chi ha avuto il compito di gestirla: zero esposizioni con le banche, zero pendenze con i fornitori, spettanze verso i dipendenti sempre rispettate e con la garanzia che così sarà fino alla fine. La nostra speranza (ma è quasi una certezza) che si tratti di un arrivederci magari con altri attori”.
Il marchio Bernardelli è parte della storia armiera italiana. L’azienda è stata fondata da Vincenzo Bernardelli nel 1865 a Gardone Val Trompia (Bs), ma le origini risalgono addirittura al 1721. Al volgere del millennio l’azienda è stata rilevata da un gruppo industriale turco. Ma ha sempre mantenuto il suo punto di forza nelle doppiette, costruite interamente in Italia. Parlando di “cattiva informazione” l’azienda fa riferimento al danno di immagine subito da un articolo in cui il Corriere della Sera nel 2012 sosteneva che la produzione delle doppiette Bernardelli armi era all’estero e che nell’azienda si procedeva solo all’assemblaggio. Danno sulla base del quale l’azienda aveva citato in giudizio il Corriere della Sera e il giornalista estensore dell’articolo.
Non possiamo che rammaricarci di questa “sospensione”, proprio perché il marchio ha una tradizione e un valore incalcolabili nella storia armiera italiana. Auspichiamo che, almeno, i posti di lavoro siano salvaguardati e che l’attività possa riprendere al più presto.