La Commissione giustizia del senato della Virginia ha respinto la proposta di legge che prevedeva la messa al bando di molte armi semiautomatiche
Una prima, significativa vittoria per i cittadini della Virginia, contro i disegni di legge liberticidi propugnati dall’attuale governatore dello Stato e, in particolare, sostenuti dal miliardario disarmista Michael Bloomberg: la Commissione giustizia del senato dello Stato ha respinto, con 10 voti contro 5, il progetto di legge 961 della camera dei rappresentanti, che prevedeva la messa al bando della maggior parte delle armi semiautomatiche di ampia diffusione, dei soppressori di suono e dei caricatori di capacità superiore ai 12 colpi. Anche se la camera dei rappresentanti aveva emendato il provvedimento, consentendo una clausola di salvaguardia per chi avesse acquistato le armi e i soppressori coinvolti nel divieto, prima dell’entrata in vigore del medesimo, non era stata comunque prevista analoga clausola per chi fosse già in possesso di caricatori di capacità superiore al limite, il che avrebbe esposto milioni di cittadini della Virginia alla possibilità di diventare nell’arco di 24 ore da onesti a criminali, salva la possibilità di consegnare tali caricatori all’autorità. La National rifle association, nel celebrare la vittoria, ha avvisato comunque che i provvedimenti liberticidi allo studio dell’autorità legislativa sono numerosi e che, quindi, la guardia deve restare alta.