Il “nuovo” Ak però, conserverebbe come unico tratto genetico soltanto l’otturatore: tutto il resto è innovazione o meglio, un perfetto mix di soluzioni che non solo attualizzano la piattaforma ma la rendono abbastanza unica nel suo genere.
Una perfetta analisi di questa nuova piattaforma al momento e ovviamente, non è possibile, tuttavia dalle tavole e dalle rivendicazioni di brevetto emergono importanti caratteristiche:
- Fusto articolato modulare e probabilmente multi-calibro: il semicastello inferiore oltre a mostrare due spine passanti per lo smontaggio, sembrerebbe di tipo “unificato” ossia, in grado di ospitare anche caricatori per il calibro 7,62x54R/7,62×51 oltre al 5,45×39/5,56×45. Questo grazie alla possibilità di ospitare al suo interno, differenti adattatori per caricatori.
- Nuovo pacchetto di scatto modulare e amovibile
- Comandi ambidestri anche per la leva blocco/sblocco otturatore, simile a quella degli Ar15
- Canna facilmente sostituibile: la barrel extension (e questa sarebbe una novità per questa piattaforma…) presenta inferiormente una sede di contrasto che si sbloccherebbe tramite estrazione della spina passante anteriore e/o un perno di contrasto
- Diverso sistema di funzionamento adesso con pistone a corsa corta: ricordiamo che i russi per primi utilizzarono questo sistema su Svt40, Sks e Svd…
- Leva di selezione tradizionale, ambidestra e non più in stile Ak…
- Calciatura telescopica/ribaltabile tipo M4/Ar15 compatibile
Difficile anche ipotizzare se e quando questa piattaforma vedrà la luce: Kalashnikov concern nel frattempo, ha mostrato soluzioni diverse ad Army 2017 come il nuovo Svk e il compatto Assault rifle Kalashnikov Ma. Staremo a vedere: di fatto, non passerà inosservato il suo eventuale debutto.