L’ufficio operazioni dell’Arma dei carabinieri ha selezionato il Taser X2 per iniziare la sperimentazione in vista di una possibile adozione per il personale
L’ufficio operazioni dell’Arma dei carabinieri ha selezionato il Taser X2 per iniziare la sperimentazione in vista di una possibile adozione per il personale. Come è noto, ormai da anni le forze dell’ordine chiedono strumenti non letali per modulare la risposta nei confronti di aggressioni o per gestire persone fuori controllo, senza far uso dell’arma d’ordinanza. Nel 2014, fu autorizzata la sperimentazione per la polizia (a oggi, con pochi risvolti pratici), ora è la volta dei carabinieri. Sarà un sottogruppo tecnico a stilare un elenco di linee guida tecnico-operative (in pratica le “regole di ingaggio”) e inviarlo poi al ministero dell’Interno. L’obiettivo è arrivare a un regolamento condiviso dall’intero comparto sicurezza al quale tutti gli operatori delle forze di polizia dovranno attenersi nella fase di sperimentazione.
Il modello X2 della Taser prevede una incapacitazione neuromuscolare per circa 5 secondi e prevede la possibilità di sparare una seconda coppia di dardi senza necessità di alcuna operazione di ricarica; oltre al lancio dei dardi, è utilizzabile anche come storditore a contatto, prevede sia le mire fisse tipo pistola, sia un puntatore laser. La portata massima è di 5 metri circa. Ha una lunghezza di 198 mm, un’altezza di 107 mm, uno spessore di 43 mm e un peso di 454 grammi.