I Palombari del Gruppo operativo subacquei (Gos) di Comsubin distaccati presso il Nucleo Sdai di Ancona (Sminamento difesa antimezzi insidiosi) hanno condotto la bonifica di una mina della seconda guerra mondiale, rinvenuta nelle acque di Cesenatico (Fc).
Attivati dalla Prefettura di Forlì-Cesena, gli uomini del Raggruppamento Subacquei e incursori “Teseo Tesei” della Marina Militare sono intervenuti il 7 luglio per condurre le attività subacquee propedeutiche al riconoscimento di un probabile ordigno esplosivo rinvenuto da un pescatore professionista all’interno del proprio vivaio per mitilicoltura.
Il residuato bellico, classificato dai palombari del Gos come una torpedine Lma tedesca (Luftmine, mina lanciata d’aereo, tipo A) ad attivazione magnetica dotata di circa 700 kg d’esplosivo, era perfettamente conservato e si trovava a circa 2,5 miglia dalla costa a una profondità di 8 metri. Accertata la possibilità di spostare il pericoloso ordigno dal sito di rinvenimento, sono state condotte le operazioni subacquee tese sia a rimuoverlo dal fango che lo copriva, sia a imbracarlo al fine di poterlo sollevare dal fondo e rimorchiarlo a distanza in una zona di sicurezza.
La torpedine è stata portata nel punto di brillamento individuato dalla Capitaneria di porto sulla base del più basso impatto ambientale possibile. La sicurezza delle acque antistanti Cesenatico è stata ristabilita grazie all’ultima immersione dei Palombari di Comsubin, la più pericolosa, durante la quale è stata applicata una contro carica al corpo dell’ordigno esplosivo, permettendone così la sua distruzione.
Preme segnalare il lodevole senso civico di tutti coloro che, imbattendosi in un oggetto riconducibile a un artifizio esplosivo, contattano immediatamente, per la salvaguardia di tutti, le autorità competenti (Capitaneria di porto e carabinieri) a richiedere l’intervento dei palombari del Gruppo operativo subacquei del Raggruppamento subacquei e incursori “Teseo Tesei”.
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