Nel mese di aprile ha preso ufficialmente il via la prima edizione del Campionato italiano di F-class, organizzato dalla Fitld (Federazione italiana Tiro a lunga distanza). La Fitld, per facilitare la partecipazione dei tiratori e ridurre nei limiti del possibile gli spostamenti, ha deciso di dividere il Campionato italiano in tre gironi: Nord, centro e Sud; in ognuno dei tre gironi sono previste quattro gare sulla distanza di 500 metri o 600 yard. Le gare si svolgeranno nel poligono Le chamois (località Pian Neiretto a Forno di Coazze, Torino) per il girone Nord; al campo Fitld Toscana 1, località Paganico, Grosseto), per il girone centro; al poligono Astore (località Tuoro di Serradarce, Campagna, Salerno) per il girone Sud.
Le date. A Coazze (To), le gare si svolgeranno il 25-26 maggio; 25-26 giugno; 13-14 luglio; 7-8 settembre; a Paganico (Gr), il 7 aprile; 5 maggio; 9 giugno; 21 luglio; a Campagna (Sa), il 28 aprile; 19 maggio; 23 giugno; 14 luglio. Soltanto per il girone Nord, è previsto lo svolgimento delle gare su due giornate, con sabato riservato alla categoria Open e domenica alla categoria F/Tr. Il 15 settembre, in località da definire, è prevista la finale.
Tra le innovazioni apportato dal neonato Campionato italiano di F-class, vale la pena di ricordare il sorteggio e la rotazione delle batterie e delle pedane, per garantire un confronto più equo tra i tiratori, oltre all’ausilio delle telecamere in tutte le competizioni tramite un sistema, sviluppato direttamente dalla Fitld e di proprietà della stessa.
Il battesimo del Campionato italiano è avvenuto il 7 aprile al campo di Paganico con la gara di esordio del girone centro, con 28 tiratori delle categorie Tr e Open. La gara ha costituito anche il primo vero test del poligono costruito dallo Shooting team Toscana I, capitanato da Andrea Forti: nel mezzo della splendida campagna toscana, sono state create dal nulla 6 linee a 500 metri (in attesa dei 600 e di ulteriori sviluppi), una zona tiratori con un bonetto in stile Bisley, dotata di pedane individuali e al coperto, grazie ad alcuni gazebo. Ogni pedana di tiro era dotata di un tablet, tramite il quale i tiratori potevano osservare in tempo reale i risultati sul bersaglio.