Mille uomini braccano l'assassino del barista di Budrio, che ieri ha ucciso anche una guardia ambientale volontaria e ferito un agente della provinciale
Prosegue la caccia al presunto assassino del barista di Budrio Davide Fabbri che, ieri sera, avrebbe anche ucciso Valerio Ferri, una guardia ambientale volontaria e ferito un agente della polizia provinciale che lo avrebbero riconosciuto, a Portomaggiore (Fe). Igor Vaclavic, che sarebbe un ex soldato di uno Stato della ex Jugoslavia, è sospettato anche dell’omicidio, nel dicembre 2015 a Savio, nel Ravennate, della guardia giurata Salvatore Chianese. Nello scorso marzo, poi, si impossessò della Smith & Wesson di un altro vigilante con cui poi ha freddato il povero Fabbri.
Le ricerche sembra si concentrino in una zona umida e boschiva nei pressi di Molinella (Bo). Nonostante questa zona sia tra quelle più livellate di tutta la pianura Padana e anche densamente abitata, il territorio è un continuo alternarsi di campi coltivati e piccoli boschetti fitti di rovi, tutto separato dagli alti argini del fiume Reno con i suoi canali. Un territorio solo apparentemente facile.
L’Arma dei carabinieri ha schierato un dispositivo imponente comprendente molte delle sue specialità: i cacciatori di Calabria (nella foto mentre si accingono a partire dalla caserma di Molinella). Poi i paracadutisti del Tuscania con i loro parenti stretti del Gis (Gruppo intervento speciale). La territoriale e gli squadroni mobili provvedono alla cinturazione della zona. Dal Viminale sono giunti gli 007 dell’anticrimine mentre sono mobilitati tutti gli investigatori delle squadre mobili di Ferrara e Bologna. Non meno di 1.000 tra carabinieri, poliziotti e militari dell’Aeronautica stanno battendo la zona alla ricerca del killer.