Sulle crescenti richieste di porto d'armi il nuovo questore di Milano, Marcello Cardona, ha annunciato una linea di "assoluto rigore". Che però, dati alla mano, in realtà era già cominciata con i predecessori…
Fanno molto discutere in questi giorni le dichiarazioni espresse dal nuovo questore di Milano, Marcello Cardona, sulla concessione dei porti d’arma di sua competenza: in una conferenza stampa per fare il punto sulla sicurezza in città, infatti, il questore ha evidenziato come si stia assistendo a un boom di richieste di porto d’armi (in particolare per Tiro a volo), ma anche come lui, da quando è arrivato, non abbia “smesso di firmare dinieghi”. “Ho dato disposizioni di rigore assoluto”, ha dichiarato Cardona, “l’arma la deve avere chi ha il diritto normativo di averla, gli altri no”. Secondo quanto riportato da Dagospia (citando un articolo di Repubblica), in effetti, i numeri sembrano confermare questa linea, ma già da ben prima dell’insediamento dell’attuale questore: a Milano, infatti, risultano essere stati rilasciate 6.120 licenze dalla questura nel 2015, mentre nel 2016 ne risultano rilasciate 5.983, con un calo del 2,2 per cento. I dinieghi e le revoche sono invece passati dai 271 del 2015 ai 606 del 2016, con un aumento del 123 per cento.
Si può quindi affermare che la linea “rigoristica” dell’attuale questore sia, in realtà, la prosecuzione di un orientamento già iniziato dai suoi predecessori nel capoluogo lombardo.