L’Issf ha reso noto il nuovo percorso, approvato dal comitato esecutivo del Cio, per ottenere le carte olimpiche mancanti per partecipare a Tokio 2021
Dopo la sospensione al calendario agonistico internazionale e lo slittamento dei Giochi Olimpici al 2021 determinati dalla pandemia covid-19, la Federazione Internazionale degli Sport di tiro traccia il nuovo percorso di qualificazione alla trentaduesima Olimpiade. A quanto si apprende dal sito istituzionale della Issf, il comitato esecutivo del Cio ha approvato il nuovo sistema di qualificazione per gli sport di Tiro.
Nel dettaglio, secondo quanto confermato dalla Fitav in un comunicato ufficiale, per il Tiro a volo le carte olimpiche in palio nell’Europeo 2020 di Chateauroux (Francia) verranno assegnate durante la rassegna continentale 2021 in programma a Osijek (Croazia), mentre quelle in palio con il World ranking verranno assegnate sommando i punti ottenuti fino al 31 marzo 2020, a cui si sommeranno quelli conquistati in una Coppa del Mondo in programma a marzo/aprile 2021.
All’Italia mancano ancora i due pass per il Trap Maschile, i cui specialisti dovranno quindi stringere i denti ancora per un anno. Nel caso in cui non dovessero riuscire a conquistare la carta in palio all’Europeo, potranno ambire a quella assegnata con la classifica mondiale. A oggi il primo posto del ranking nella specialità è occupato dal nostro Mauro De Filippis.
“Nei mesi scorsi la Issf aveva scritto sul sito che avrebbe assegnato la carta olimpica per il world ranking il 31 maggio di quest’anno, come da regolamento, e noi avremmo ottenuto la carta al maschile sulla base della classifica attuale, poi hanno cambiato idea”, ha commentato il direttore tecnico nazionale della Fossa olimpica, Albano Pera. “Comunque, al di là di tutto e rispettando il principio di massima sportività che ha sempre caratterizzato la mia carriera di tiratore prima e di tecnico poi, credo che questa decisione sia quella più logica da adottare: congelare il world ranking e spostarlo un anno in avanti, così com’è stato per l’Olimpiade. Devo ammettere che è stata una decisione non facile da ottenere perché le idee ai vertici internazionali erano molto diverse”.