Carlo Nordio, il noto ex magistrato, ha espresso un proprio commento sul progetto di riforma della legittima difesa presentato qualche giorno fa dalla Lega di Matteo Salvini
Carlo Nordio, il noto ex magistrato, ha espresso un proprio commento sul progetto di riforma della legittima difesa presentato qualche giorno fa dalla Lega di Matteo Salvini: “doveva osare di più, la sua è una riforma troppo timida”, ha commentato, “lo Stato vieta l’autotutela sul presupposto che pensi lui alla sicurezza e all’incolumità del cittadino. Con il pieno diritto all’autotutela, invece, il cittadino è costretto a sostituirsi all’inadempienza dello Stato e per questo non può essere punito”. Secondo Nordio, per spazzare via tutte le incertezze giudiziarie nelle quali si ritrova inevitabilmente trascinato chi si trova a difendersi in casa propria, sarebbe stato opportuno cambiare tutto il codice penale, nonché il sistema di scriminanti sulla non punibilità: “solo così si avrebbe una vera riforma liberale. Basterebbe comunque trasformare la legittima difesa in fattore che elimina la struttura materiale del reato”. All’Associazione nazionale magistrati, che si è espressa negativamente sull’ipotesi di riforma, Nordio risponde così: Avevano paura anche per la legge sulla legittima difesa voluta da Roberto Castelli, io avevo detto loro che non sarebbe cambiato nulla e così è stato. Questa volta è diverso, con questa proposta non si integra solo l’articolo 52 del codice penale, ma anche il 55”.