Il leader venezuelano Hugo Chavez sembra avere il potere di far parlare di sé qualsiasi cosa faccia: dopo l’idea di far slittare il fuso orario del Paese di mezz’ora, dopo l’appoggio dato all’Iran per il programma atomico, adesso protagonisti sono i giocattoli per bambini e ragazzi. Una nuova legge, infatti, ha vietato sia il commercio, sia l’utilizzo di pistole giocattolo, spade, lance, persino soldatini, tutto insomma ciò che può avere anche lontanamente a che …
Il leader venezuelano Hugo Chavez sembra avere il potere di far parlare di sé
qualsiasi cosa faccia: dopo l’idea di far slittare il fuso orario del Paese di
mezz’ora, dopo l’appoggio dato all’Iran per il programma atomico, adesso
protagonisti sono i giocattoli per bambini e ragazzi. Una nuova legge, infatti,
ha vietato sia il commercio, sia l’utilizzo di pistole giocattolo, spade,
lance, persino soldatini, tutto insomma ciò che può avere anche lontanamente a
che fare con la violenza. L’idea in origine era rivolta ai videogame violenti,
classificati “forme di divertimento da capitalismo selvaggio”, ma si è
allargata in modo esponenziale. Sarà interessante vedere come sarà possibile
applicare concretamente il provvedimento che, oltre a non temere di scadere nel
ridicolo (come d’altronde il suo ispiratore), può anche provocare più danni di
quanti non riesca a evitarne: sono infatti numerosi gli psicologi e i pediatri
a riconoscere il valore educativo dei cosiddetti “giochi di guerra”, per la
loro capacità di canalizzare in modo controllabile e positivo gli istinti
violenti dei giovanissimi e rafforzare lo spirito di gruppo. La violenza dei
ragazzini si combatte facendo correttamente il mestiere di genitore, invece di
negare gli istinti primari dell’uomo. La cosa più divertente è che debba
passare per pacifista uno dei leader sudamericani maggiormente impegnati nel
riarmo del proprio Paese…