La saggezza che la sua età (87 anni) gli aveva insegnato, coniugata all’entusiasmo di un ragazzino per la sua amata ricarica, senza dimenticare una signorilità senza pari. Non è facile riassumere una personalità di così grande spessore come Andrea Bonzani, ma queste sono le grandi qualità che per prime ci vengono alla mente. Insigne professore di ginecologia e ostetricia, per il “nostro mondo” era, semplicemente, il padre e il maestro di ogni appassionato di ricarica a canna rigata. Aveva iniziato a cimentarsi con quest’arte nel lontanissimo 1967, e di pari passo con il crescere della sua esperienza aveva cominciato a condividere il proprio sapere, dapprima sulle pagine di Diana armi e quindi, dal 2002, sulle pagine di Armi e Tiro. Non è facile citare un calibro sul quale non sia sia, presto o tardi, cimentato, una polvere che non abbia sperimentato, un bossolo che non abbia saputo ricostruire partendo da altri calibri. Quando parlava della sua passione gli si illuminavano gli occhi, ma sia gli esperti, sia i novellini potevano entrare nel suo mondo, trattati entrambi con il medesimo rispetto e la medesima considerazione. Solo poche settimane fa aveva manifestato la propria curiosità per la ricarica del 5,7×28 mm, ipotizzando di dedicarsi al riguardo. Sei stato il più grande di tutti noi, tantissimi di noi ti devono molto e sei stato un grande signore. Grazie, amico.