Ormai da alcuni anni le stazioni carabinieri si avvalgono, per la gestione delle pratiche inerenti le armi, di un programma informatico. Quindi, in molti casi sono fisicamente i carabinieri a compilare le denunce di armi in possesso dei cittadini, i quali devono quindi solo firmarle e portarsene a casa una copia. Poiché, purtroppo, spesso si verificano errori nelle matricole delle armi, nella descrizione del tipo di arma (pistole diventano fucili, armi comuni diventano sportive eccetera) e i disagi sono, come sempre, a carico del cittadino, ci permettiamo di (ri)consigliare quanto segue:
– quando si acquista o si vende un’arma o munizioni o altro, e bisogna quindi rifare la denuncia, fare una fotocopia della denuncia vecchia, prima di riconsegnarla ai carabinieri;
– quando i carabinieri consegnano al cittadino la denuncia fatta da loro, PRIMA controllare con attenzione che i dati in essa contenuti siano TUTTI corretti e solo DOPO firmarla;
– Se si riscontrano errori, NON firmare niente e restituire i fogli ai carabinieri, segnalando con precisione la natura degli errori e chiedendone la correzione.
Questo perché una volta che la denuncia è firmata, il suo contenuto ricade sotto la responsabilità del firmatario: è evidente che nel caso in cui armi detenute legittimamente dal cittandino “spariscano” improvvisamente durante un rifacimento di una denuncia, le conseguenze nel caso di una perquisizione a domicilio potrebbero essere molto gravi.