Iniziamo dalle soluzioni più tradizionali, come la mitragliatrice Fmg 762 in calibro 7,62×51 (sopra): chiaramente ispirata alla M-240M ma, grazie a nuovi sistemi costruttivi e produttivi, con canna di 18,7 pollici (450 mm) pesa solo 8.000 grammi. Che la costruzione sia differente, lo si evidenzia osservando i fianchi del fusto della Fmg 762: sono senza rivetti, cosa che lascia intendere un diverso tipo di lavorazione. Meccanicamente e come smontaggio, nulla cambia rispetto alla Fn M240B e le canne risultano perfettamente intercambiabili tra i due modelli. Oltre a un diverso design dell’astina anteriore e astina para calore superiore, la Fmg 762 impiega un nuovo calciolo polimerico estensibile e regolabile, coperchio di culatta con slitta Mil Std 4694; interessanti però i calibri disponibili: 5,56×45 (con peso di 7.500 grammi), .300 Aac Blackout, 6,5 Creedmoor, 6,8×51 e nel 2024, anche in .338 Norma magnum.
Esposta nel loro stand anche la nuova mitragliatrice Daycraft Ac 12,7 (calibro 12,7×99, sotto): si tratta di una “chain gun” con alimentazione elettrica. Il termine “chain” in inglese significa “catena” dato che si impiega una catena articolata (per intenderci, come quella delle biciclette o motociclette) in circuito chiuso, per movimentare il portaotturatore in apertura, chiusura e sparo in ciclo continuo. Sotto l’arma vi è un motore elettrico che, attraverso rimandi meccanici, aziona la “catena” all’interno del fusto. I vantaggi delle “chain guns” sono svariati: in caso di mancata percussione o innesco difettoso, la cartuccia viene automaticamente espulsa senza inceppare il suo funzionamento. Generalmente però, questa soluzione viene utilizzata maggiormente e convenientemente, su veicoli o velivoli (come il cannone automatico da 30x113B M230 impiegato sull’elicottero d’attacco Boeing Ah-64 Apache) dove l’alimentazione elettrica è meno problematica. L’Ac 12,7 è anche più leggera rispetto una Browning M2 (che ha invece funzionamento a corto rinculo): pesa infatti 29,6 chilogrammi contro i 38 chilogrammi della M2. È possibile, inoltre, sparare a colpo singolo, a raffiche predeterminate o a raffica libera attraverso un sistema di selezione; è programmabile anche la cadenza di tiro, da 450 a 650 colpi/minuto. Ulteriori informazioni sull’azienda e sui suoi prodotti, sul reportage che dedicheremo al salone Dsei sul prossimo numero della rivista.