Secondo quanto riportato in un servizio di Euronews, in Georgia si stanno intensificando gli acquisti di armi da parte della cittadinanza: la corsa alle armerie sarebbe determinata dalla paura che, dopo l’Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin rivolga proprio alla ex repubblica sovietica le proprie attenzioni. Le autorità georgiane hanno, parallelamente, manifestato la propria preoccupazione per questa tendenza e hanno deciso di intervenire con un recente emendamento, che introduce l’obbligo per gli acquirenti delle armi da caccia, di rendere disponibili le armi in questione perché l’autorità di pubblica sicurezza possa condurre test balistici in modo da avere una sorta di anagrafe con gli improntamenti caratteristici che l’arma lascia su palla e bossolo, al fine di avere un riscontro nel caso di impiego criminale dell’arma stessa.
A manifestare il proprio timore nei confronti dell’invasione della Georgia, per la verità, era stata già a partire dalla scorsa primavere la presidente georgiana, Salomé Zourabichvili (in foto), in una serie di dichiarazioni a livello internazionale nelle quali aveva anche chiesto di accelerare l’ingresso del Paese nell’Unione europea.