L’Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino ha commissionato a Demos un sondaggio relativo all’opinione dei cittadini di Veneto, Friuli Venezia Giulia e provincia di Trento, circa il diritto di difendersi nei confronti di un ladro in casa, usando le armi. In complesso, il 63 per cento degli intervistati si è detto “molto o abbastanza d’accordo” con questa affermazione, confermando il trend che, dal 2018 a oggi, non ha mai visto la percentuale scendere al di sotto del 62 per cento, con punte del 71 per cento.
Scendendo maggiormente nel dettaglio, secondo i risultati del sondaggio il consenso circa il diritto di usare armi nei confronti di un ladro in casa il consenso è leggermente maggiore per gli uomini (66 per cento) rispetto alle donne (60 per cento), anagraficamente il massimo del consenso c’è nella fascia di età tra i 35 e i 44 anni (70 per cento), mentre tra i 25 e i 34 è del 65 per cento, tra gli under 25 è del 53 per cento e tra i 55 e i 64 anni è del 57 per cento, del 61 tra gli over 65.
Per quanto riguarda le professioni svolte dagli intervistati, la percentuale è abbastanza trasversale, con un 67 per cento di consenso tra gli operai, il 66 tra gli imprenditori, il 71 tra i liberi professionisti, il 64 tra i pensionati e il 61 tra gli impiegati. I disoccupati si sono mostrati favorevoli al 54 per cento, gli studenti al 51.
Per quanto riguarda, invece, l’orientamento politico, il maggior consenso giunge da coloro i quali hanno dichiarato di votare Fratelli d’Italia (85 per cento), seguiti dal 77 per cento tra gli elettori della lega, il 69 per cento degli elettori M5S, il 58 per cento tra gli elettori di Forza Italia e tra coloro che si dichiarano incerti. La maggior distanza rispetto a questi dati proviene da coloro i quali si dichiarano elettori del Partito democratico, solo il 31 per cento dei quali si è dichiarata d’accordo sull’uso delle armi nei confronti di un ladro in casa.