Iniziata bene, con una carta olimpica conquistata da Massimo Fabbrizi nella Fossa olimpica maschile, la prima prova di Coppa del mondo 2015 si chiude ancora meglio. La gara di Skeet maschile ha portato nel forziere azzurro ben due pass per i Giochi di Rio 2016. A meritarseli sono stati Valerio Luchini e Riccardo Filippelli. Il carabiniere romano, qualificatosi alla semifinale con 122/125, è approdato al gold match con lo score di 15+4 dopo uno spareggio molto emozionante con il compagno di squadra toscano e ha affrontato il campione olimpico, lo statunitense Vincent Hancock per l’oro. Alla fine il “marziano” Hancock, già qualificato per l’appuntamento olimpico, ha chiuso la gara con un percorso netto in tutte le sue fasi (125/125 in qualificazione, 16/16 in semifinale e 16/16 nel medal match) e si è messo al collo un più che meritato oro. A Luchini è rimasto l’argento e la seconda carta olimpica della carriera. Medaglia e carta anche per Riccardo Filippelli: il toscano, in forza al gruppo sportivo dell’esercito, è arrivato all’obiettivo regolando il padrone di casa Luis Raul Gallardo Oliveros con un perfetto 16/16. Il dominio italiano non si è limitato all’en-plein olimpico: la squadra azzurra ha monopolizzato le qualificazioni, piazzando tutti e tre i suoi tiratori in semifinale, dove è entrato anche Luigi Lodde, quinto classificato a Londra 2012. Purtroppo, per il tiratore sardo, campione europeo in carica, è stata fatale l’ultima pedana del round finale, in cui si è giocato le possibilità di medaglia. Entusiasta Andrea Benelli: «Voglio ringraziare i miei ragazzi, perché hanno ottenuto un risultato eccezionale, dimostrando di essere un gran gruppo. Mi hanno regalato una grandissima gioia in un momento per me non semplice».
Non altrettanto bene, invece, la prestazione delle ragazze dello Skeet: dietro alla fuoriclasse Kimberly Rhode, la più titolata campionessa di Tiro a volo di tutti i tempi, che si è messa al collo la medaglia d’oro e si è assicurata la Carta per Rio 2016, fuori dai giochi per le carte e le medaglie le azzurre. Migliore delle nostre è stata Diana Bacosi, che con tre identici 23/25 si è fermata a un punto in meno di quello necessario per partecipare allo spareggio di ingresso in semifinale. Un passo indietro alla toscana, la campionessa olimpica di Pechino 2008, Chiara Cainero: per lei la gara è iniziata in salita con un poco lusinghiero 21/25 e a poco sono valsi i successivi 23 e 24 che l’hanno spinta fino al totale di 68. A 67 è arrivata Katiuscia Spada, protagonista di una gara a corrente alternata (23, 21, 23).