La regolamentazione per i poligoni privati, prevista dal decreto 204, sta covando come la brace sotto la cenere: si susseguono incontri “carbonari” tra il ministero e vari interlocutori più o meno competenti, più o meno credibili e, in qualche caso, in odore di conflitto di interessi, ma per il momento la questione è ancora in alto mare. Tra le voci che si rincorrono, si darebbe per sicura l’assegnazione della competenza sulle certificazioni di agibilità al Banco nazionale di prova, una disciplina differente per i campi in cui si effettua solo attività con munizioni spezzate per canna liscia. Ancora nebulosa la situazione sulle possibilità di certificare l’idoneità al maneggio armi, la nomina e la natura dei commissari di tiro, di sicuro c’è che al primo posso delle trattative non ci sono gli interessi del settore e degli appassionati, ma gli interessi particolari di singoli individui e federazioni…