È quello che chiede il parlamentare della Lega Manfredi Potenti autore di un’interrogazione parlamentare sull’argomento. “Valide figure hanno già dato la loro disponibilità a candidarsi”…
Il parlamentare della Lega Manfredi Potenti lo scorso 6 novembre si è interessato alla vicenda dell’elezione del presidente Uits, indetta dal commissario uscente per il prossimo 23 novembre, ma poi “congelata” per la nomina di un secondo commissario. Il parlamentare ha presentato un’interrogazione a risposta orale al ministro della Difesa e al ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, per sapere quali iniziative di competenza il governo intenda assumere, ferma restando l’autonomia dell’ordinamento sportivo, affinché si svolgano con la massima urgenza le procedure finalizzate all’elezione del presidente Uits. In attesa di risposte e di capire come agirà il nuovo commissario, Igino Rugiero, abbiamo chiesto di approfondire con il deputato leghista.
Potenti, come mai si è interessato alla vicenda dell’Uits?
«Essendo della provincia di Livorno, non posso non avere a cuore le sorti del settore. D’altra parte, è noto che il Tiro a segno italiano ha un profondo legame con la mia terra. È a Livorno, infatti, che Giuseppe Garibaldi consegnò nel 1861 a Jacopo Sgarallino – suo ufficiale e uomo di fiducia nella spedizione dei Mille – il primo Statuto del Tiro a segno. Da noi la maggior parte delle sezioni di Tiro a segno sono nate già nella seconda metà dell’Ottocento».
È appassionato o praticante?
«Non sono un praticante, ma un grande appassionato di storia militare e cultore delle tradizioni sportive. La frequentazione di ambienti come i circoli e i tiri a volo hanno costituito un valido stimolo per entrare nel mondo del tiro sportivo, apprezzandone in particolar modo gli aspetti relazionali e sociali».
Che idea si è fatto della gestione dell’ente che ha una struttura un po’ articolata in quanto parzialmente pubblico?
«La struttura di Ente pubblico garantisce la difesa di tutti i poligoni sul territorio. Al tempo stesso, viene fornito ai cittadini un servizio sul maneggio delle armi di alta qualità. Negli anni, poi, c’è stato un continuo miglioramento nell’addestramento. Il buon funzionamento di questa “macchina” lo si è visto anche negli ultimi Giochi olimpici di Rio 2016, quando l’Italia ha conquistato il maggior numero di medaglie nel Tiro e Uits ha contribuito notevolmente a questo successo».
Cosa pensa della gestione dello sport italiano, dopo la nascita di Sport e salute, nonché della relazione dell’ente con il Coni?
«Il sistema sportivo ha bisogno di camminare sulle proprie gambe. La riforma dello sport voluta dalla Lega durante l’esperienza del governo gialloverde ha agito in questo senso e ha avuto il grande merito di fissare come propri obiettivi la trasparenza e una gestione manageriale. Sono convinto che, come ha giustamente detto l’ex sottosegretario onorevole Giancarlo Giorgetti, i rapporti tra Coni e Sport e salute debbano mantenersi all’insegna dell’armoniosa collaborazione per il bene dello sport italiano».
Ha sentito che si parla di accorpamenti tra varie federazioni e anche tra le federazioni Uits-Fitav-Fidasc con la disciplina associata Fitds?
«Sulla prospettiva di un accorpamento credo sia necessaria una riflessione approfondita, tenendo conto delle differenti caratteristiche delle federazioni citate. Peraltro, non bisogna dimenticare che Uits – a differenza delle altre – è anche Ente pubblico».
Il commissariamento dell’Uits è lungo, ma non sarebbe stato meglio attendere il prossimo quadriennio per le nuove elezioni?
«Il decreto di nomina del commissario straordinario nel 2017 specificava che la durata dell’incarico non avrebbe dovuto superare un anno di tempo. Inoltre, non si può ignorare il fatto che valide figure hanno già dato la loro disponibilità a candidarsi. Per questi motivi ritengo che sarebbe preferibile svolgere il prima possibile le procedure finalizzate all’elezione del presidente dell’Uits. L’anno olimpico è il più importante del quadriennio e credo sia opportuno che le sezioni possano arrivarci avendo già esercitato il loro diritto di scegliere una guida al loro interno. Auspichiamo che il neocommissario Rugiero imposti la sua gestione nel senso di attivarsi immediatamente per riprogrammare una data assembleare in funzione elettiva degli organi gestori».