Davvero lusinghieri i commenti degli operatori nei 5 padiglioni di Eos, la fiera dedicata alla caccia, alla pesca, al tiro sportivo e all’outdoor ospitata da Veronafiere dall’11 al 13 febbraio: 37.598 visitatori è numero vicino al record italiano del settore, su 3 giorni di fiera, ed è ancor più significativo in comparazione con i circa 27 mila accessi dell’edizione 2022. Ma da sottolineare e da incorniciare non è soltanto l’alto numero dei visitatori. «La qualità del pubblico di Eos è notevole: appassionati veri e competenti», conferma Daniele Piva, direttore commerciale Beretta. «L’intento del nostro “sistema” era di creare un momento di aggregazione importante e così è stato: le aziende hanno investito per presentarsi al meglio, i servizi di Eos e di Veronafiere sono stati davvero all’altezza». È lo stesso parere di Martin Boucquey, direttore marketing di Browning: «Siamo rimasti impressionati dalle infrastrutture, dall’organizzazione e dai servizi. Il pubblico ci ha rivolto le domande giuste e ha dimostrato competenza. Verremo senz’altro l’anno prossimo e chiederemo uno spazio più ampio». Frédérik Colombiè della filiale italiana del gruppo belga si è dichiarato sorpreso: «Mai visti così tanti cacciatori e tiratori: ne abbiamo apprezzato l’educazione e condiviso la felicità di un evento dedicato dopo la pandemia. Assegno 5 stelle a Eos!».
«Noi del Consorzio armaioli italiani abbiamo sempre sostenuto l’importanza di una fiera rivolta ai consumatori», dichiara Pierangelo Pedersoli titolare dell’omonima azienda e presidente di Conarmi, «dunque non possiamo che essere soddisfatti della scelta di essere partner dell’organizzazione di Eos. Come produttore di repliche ad avancarica rilevo come queste siano ormai vissute come complementari sia per il tiro sia per la caccia».
Rino Chiappa, presidente del gruppo internazionale Chiappa Firearms: «Eos Show ha ampi margini di crescita e auspico maggiore aggressività anche livello internazionale. Il mercato italiano è una piccola fetta del nostro business, ma non posso che rilevare positività per l’affluenza e la buona organizzazione».
«Ho sentito solo pareri positivi», dichiara Bruno Beccaria, direttore commerciale di Benelli. «Per noi molto bene: abbiamo visto molti armieri e anche gli stranieri, abbiamo registrato buonumore e dinamismo, il centro fieristico si è rivelato all’altezza».
«Abbiamo svoltato dopo la fase del covid», rileva Francesco Gazzetta, direttore vendita Italia di Fiocchi munizioni. «Questo dimostra che la passione resta viva nel pubblico italiano. Noi siamo orgogliosi di aver presentato una serie di prodotti “green”, perché puntare alla sostenibilità delle nostre attività ci pare scelta doverosa». Tutte le associazioni venatorie sono state molto attive durante il salone. «Abbiamo sostenuto l’iniziativa #FirmaPerLaCaccia lanciata dalla Federazione europea Face, per sostenere le richieste dei cacciatori e per chiedere all’Europa di non lavorare contro i cacciatori», spiega Massimo Buconi, presidente di Federcaccia. «La tanta affluenza di cacciatori italiani qui in Eos non può farci che piacere, considerando il fatto che abbiamo incontrato molti giovani».
Tanti cacciatori, ma anche tanti tiratori, secondo l’ampio angolo di visuale di Achille Berti, direttore commerciale e marketing del distributore Bignami: «Avevamo il timore che il connubio con i cani e la pesca potesse essere dispersivo, ma non è stato così e siamo molto soddisfatti del risultato». Soddisfatto anche Luca Sarnataro, global sales director di Crispi sport: «Molta gente nei corridoi persino oggi. La passione traspare nel pubblico che ho trovato anche molto informato e competente: sa quello che vuole». Tiziano Poli, titolare della fratelli Poli, rappresenta l’artigianato di qualità delle armi e ha ricevuto sensazioni positive: «Abbiamo lavorato molto di più che nell’anno passato e ci aspettiamo di concretizzare in prenotazioni e ordini. Ho visto anche molti trentenni, il che non guasta».
Massimo Tanfoglio, titolare dell’omonima azienda specializzata in armi corte sportive, valuta positivamente l’affluenza: «Più gente c’è meglio è: adesso vedremo anche se questo movimento porterà frutti».
Sostanzialmente sulla stessa lunghezza d’onda Giorgio Guerini di Fabarm e Caesar Guerini: «Non si può negare il deciso passo avanti rispetto all’anno scorso e anche la qualità del servizio di Eos. Abbiamo misurato la voglia e l’interesse del pubblico dopo la pandemia, valuteremo i risultati in termini di fatturato».
La prossima edizione di EOS Show si svolgerà a Veronafiere dal 17 al 19 febbraio 2024.