L’Europol, agenzia dell’Unione europea per la cooperazione di polizia, ha dichiarato di essere a conoscenza di svariati casi di traffico illecito di armi provenienti dall’Ucraina: lo ha denunciato in una missiva inviata al Consiglio dell’Ue, nella quale sottolinea che “Gli Stati membri dell’Unione europea e i partner operativi hanno segnalato casi in cui le reti criminali sono attive nella regione e operano o prevedono di contrabbandare quantità significative di armi da fuoco e munizioni, comprese le armi militari”. Secondo l’Europol, in particolare a essere a rischio sono i depositi di armi che si trovano in prossimità del confine tra l’Ucraina e i Paesi dell’Unione europea: a tal proposito, si è avanzata l’ipotesi che sia proprio il movimento di rifugiati provenienti dall’Ucraina a contribuire al contrabbando, alcuni rifugiati infatti fungerebbero da corrieri vendendo poi le armi all’interno dell’Ue o scambiandole con beni o servizi o, più semplicemente, scambiando le armi con il passaggio in auto entro i confini dell’Ue. Il traffico illecito di armi è stato peraltro confermato anche dall’Ufficio di sicurezza economico ucraino.