Succede ad Antonio Drovandi. Imolese, 72 anni, vuole rilanciare il ruolo e la competenza di Urca a tutti i livelli, rimarcando i valori fondanti dell’associazione
L’imolese Ezio Conti, 72 anni, è stato eletto ieri presidente dell’Urca dal consiglio dell’Associazione e succede al toscano Antonio Drovandi.
Ingegnere elettrotecnico, progettista per anni di macchine ospedaliere, direttore generale dell’Asppi l’associazione sindacale dei piccoli proprietari immobiliari di Bologna. D’estrazione Federcaccia, si dichiara «solo Urca». È selecontrollore da vent’anni e passa, misuratore Cic, si è inventato i corsi di cucina della selvaggina, nell’ambito della buona gestione della filiera delle carni nella sua regione.
Unico candidato alla presidenza, fortemente spinto dall’Urca Emilia-Romagna, durante il suo discorso elettorale ha fatto riferimento più volte al rispetto del manifesto e dello spirito dell’Urca e al significato di gestione, argomento in genere trattato con scarsa competenza. Ha sottolineato come la caccia di selezione sia in crescita nel Paese e rappresenti un numero di cacciatori variabile dal 15 al 30% nelle varie regioni, stimando in circa 100 mila i selecontrollori emiliano-romagnoli.
«Voglio riaprire la comunicazione con collettività e le scuole», ha detto. «Stimolare i giovani alla conoscenza della caccia, pubblicizzando e valorizzando il nostro know-how».
Per quanto riguarda gli altri obiettivi, ha citato l’aggiornamento della legge-quadro 157/92 e la gestione delle specie problematiche come cinghiali e lupi, lavorando di concerto con gli atc e anche nelle aree come oasi e parchi, natura 2000. Ha poi affermato di voler consolidare l’immagine nazionale dell’Urca, rinnovata e unita, come interlocutore privilegiato a vari livelli.
«Lavoriamo insieme: dobbiamo riavvicinare chi si è separato, rimettere in gioco tutti gli attori dell’area ungulati, discutere e smussare le divergenze sulla caccia moderna ed ecocompatibile. Voglio costituire la rappresentanza di tutte le regioni nel consiglio nazionale, per consentire la realizzazione di un osservatorio per la raccolta di tutti i dati utili. Partendo dai più urgenti e necessari, poi quelli utili e possibili e quelli che ci proiettano nel futuro». Ha proposto la creazione di una «squadra dinamica in entrata e in uscita», ma anche coesa affinché «tutte le strutture collaborino facilitando l’informazione e l’integrazione».
Per l’ufficio di presidenza sono poi stati nominati Paolo Krochmal (Veneto), Franco Giuseppe Meriello (Puglia) e Luigi De Collibus (Abruzzo), i vicepresidenti sono Carlo Ballerini (Toscana), Gianni Fioretti (Marche) e Paolo Corazzi (Umbria). Italo Materno è il segretario e Giovanni Tognetti tesoriere.
Nella foto sotto, da destra: Ezio Conti, neo presidente Urca, Antonio Drovandi, presidente uscente e Giorgio Bandiani.